Due allenatrici, quindici studentesse, quattro linguaggi di programmazione e i PC. Non diamo i numeri. Si possono apprendere sui banchi di scuola linguaggi e logiche di programmazione di siti web? La programmazione sta infatti diventando una delle competenze più richieste in tutti i settori. La metà delle offerte di lavoro in campo digitale arrivano da aziende che operano in settori come quello finanziario, manifatturiero e sanitario. Perché dunque non avvicinare le ragazze alle professioni del futuro e ridurre il gap di genere nelle materie STEM (science – technology – engineering – Mathematics)?
E’ la sfida che ha messo in piedi la Fondazione Karis di Rimini, grazie al progetto “Code like a Girl”. Vodafone Italia ha infatti organizzato nei locali della scuola paritaria di vile Regina Elena un workshop rivolto a 15 studentesse dalla prima alla quarta dei licei classico “D. Alighieri” e scientifico “G. Lemaitre”. Obiettivo: fornire la conoscenza di alcuni linguaggi di programmazione come HTML, CSS, JAVA e GITHUB. Oltre ad alcune lezioni, nel corso delle 18 ore di formazione sono “andati in scena” momenti di conversazione con esperti Vodafone di Intelligenza Artificiale e Marketing Digitale per parlare di professioni del futuro e capire come il digitale stia entrando sempre più anche negli ambiti e studi più tradizionali.
La programmazione e le competenze digitali sono sempre più richieste in tutti i settori e oggi sempre più aziende fanno affidamento su codici informatici. La metà di tutte le offerte di lavoro nel campo della programmazione sono di aziende che non operano nel settore della tecnologia e in tutti gli ambiti lavorativi, anche quelli che si pensavano più “tradizionali”.
È importante parlare ai giovani studenti delle nuove professioni e far conoscere loro quali opportunità la programmazione può offrire. Oggi si cercano profili inimmaginabili solo alcuni anni fa, dal data scientist all’esperto di user experience. E tra qualche anno avremo altrettanti ruoli che ancora oggi non conosciamo appieno.
I dati dell’OCSE del 2017 (rapporto OCSE “Education at Glance 2017/Uno sguardo sull’educazione) fotografano un calo generale degli iscritti alle università e con un deficit generale circa la presenza di donne nelle discipline STEM. In Italia solo il 12,6% delle studentesse si iscrive a facoltà scientifiche o tecnologiche.
Il programma abbracciato dalla Karis alle 15 ragazze e proposto nasce proprio dalla necessità di diminuire il gender gap permettendo alle ragazze di ampliare le proprie competenze attraverso la tecnologia. “Abbiamo voluto introdurre questo momento formativo con una importate realtà come Vodafone Italia per sostenere il percorso di formazione dei nostri studenti e renderli capaci di affrontare le sfide che il mondo di domani metterà loro davanti. – spiegano le ragioni di questo progetto da Fondazione Karis – Non c’è contraddizione ma forte sinergia tra lo studio della nostra tradizione e l’innovazione tecnologica e digitale e le nostre studentesse hanno aderito con entusiasmo al progetto”.
Riusciranno le ragazze a programmare il loro sito Web? Al termine della formazione, giovedì 23 maggio le ragazze hanno presentato il proprio sito web “responsive” costruito insieme alle docenti che le hanno accompagnate in questo percorso.
“Le ragazze coinvolte” – dichiara il prof. Paolo Valentini, Direttore Scolastico e Coordinatore Didattico dei due licei di Fondazione Karis – “oltre alle materie tradizionali hanno avuto modo di apprendere tra i banchi di scuola il coding, guidate da 2 esperte di Vodafone Italia. Abbiamo colto questa opportunità perché rientra nel nostro ruolo di educatori preparare i ragazzi ad affrontare le sfide del futuro e permettere loro di avere la giusta consapevolezza delle proprie attitudini e competenze per costruire un futuro di opportunità”. (c.z.)