Quando quella che sembrava un’opportunità svanita, si trasforma in un’occasione d’oro. Storia di poche settimane fa. Sotto rete, la Consolini, pensa di prolungare il contratto a Claudia Consoli e di chiamare da Ravenna, Alice Torcolacci. Sembra tutto fatto quando le due ‘centrali’ decidono di salire in macchina, prendere l’A14, ma invece di fermarsi al casello di Cattolica, per poi raggiungere San Giovanni, proseguono fino al Brennero dove fanno scalo a Brescia. E quindi, in un colpo solo, l’Omag-Mt si ritrova con un intero reparto scoperto. Poi l’intuizione di un grande uomo mercato come Stefano Manconi: proviamo l’impossibile. Una telefonata a Sveva Parini (nella foto), una delle promesse della pallavolo italiana, già in maglia Azzurra ad appena 14 anni, e a Maria Adelaide Babatunde, miglior centrale del girone di andata dello scorso campionato e Mvp di gara1 quando la sua Olbia espugnò Mondovì. Giusto 24 ore di attesa e arriva un doppio ‘sì’. Poi la ciliegina sulla torta che risponde al nome di Chiara Salvatori, centrale giovanissima, è un 2003, ma che a Ravenna, nella passata stagione, ha fatto vedere di possedere grandi colpi. E così da una doppia occasione sfumata, l’Omag-Mt si ritrova con un pacchetto di centrali tra i più forti del campionato.
“Quando ho saputo che c’era questa possibilità, ho detto subito di sì perché San Giovanni è una piazza che mi affascina. – commenta Sveva, classe 2001, di Erba, in provincia di Como, 185 centimetri d’altezza – Nell’ambiente viene dipinta come un’isola felice e quindi non vedo l’ora di respirare l’aria della Romagna e vivere questa bella realtà. Ringrazio il presidente Manconi e coach Barbolini per la fiducia che mi hanno dato, spero di ripagarli nel migliore dei modi. La mia caratteristica migliore? Sicuramente l’attacco”.
Parini inizia a muovere i primi passi all’Alba volley dove si mette subito in mostra tanto che, a soli 14 anni, arrivano le prime convocazioni ai collegiali della Nazionale giovanile. Poi il debutto in B1 con la Tecnoteam. Nella stagione successiva la chiama l’Agil Volley di Novara in B2 dove conquista subito i gradi di capitano e la promozione in B1. Non solo, si laurea anche vice campionessa regionale U18 e veste la maglia Azzurra della Nazionale Juniores. Su di lei mette gli occhi l’Igor Gorgonzola Novara che la chiama nella sua ‘cantera’. Nell’estate del 2019 il passaggio all’Olimpia Ravenna, in A2, prima del trasferimento a Marsala dove è rimasta due stagioni fino alla chiamata dell’Omag-Mt.
“A Novara ho giocato con Alessia (Bolzonetti, ndr) e ritrovarla sarà un piacere. Come sarà un piacere giocare insieme alle altre compagne. E poi non vedo l’ora di conoscere i ‘nipoti’, ogni volta che sono venuta a giocare a San Giovanni, mi hanno sempre impressionato. Permettetemi di dire un grazie anche a Marsala per tutto quello che mi ha dato”.
Da una possibile arma illegale ad un’altra: Maria Adelaide Babatunde. Leccese, classe 1998, arriva da Olbia dove, al termine del girone di andata dello scorso campionato, è stata eletta miglior centrale del campionato. Poi un problema al menisco, l’operazione, il ritorno, i ‘galloni’ di MvP in gara1 con Mondovì ai play-off, un altro stop e la rieducazione.
“Mi sono lesionata il menisco, ma adesso è tutto ok. – si affretta a tranquillizzare dalla sua Puglia – Ho fatto una lunga riabilitazione e anche in questi giorni sto lavorando sodo per presentarmi a San Giovanni tirata a lucido”.
Maria Adelaide conosce già la Romagna avendo vissuto per qualche mese a Rimini nella seconda parte del 2015. Erano i tempi del progetto ambizioso targato Riviera volley che, in realtà, fallì miseramente tanto da costringere la dirigenza a ritirare la squadra già a dicembre per mancanza di liquidi, facendo fare alla città di Rimini una figura pessima.
“Purtroppo è stata un’annata molto particolare, conclusasi in modo inatteso. Ma in quei pochi mesi ho conosciuto le bellezze della Romagna e quindi appena c’è stata l’occasione ho detto subito di sì e ora non vedo l’ora di iniziare. Alcune ragazze le conosco per averle incontrate sul campo, con Giorgia (Caforio, il nuovo libero, ndr) abbiamo giocato insieme. Cosa mi piace del mio ruolo? Murare, certamente!”.
Se Sveva e Maria Adelaide in questi giorni si stanno allenando duramente, Chiara è impegnata sì, ma sui libri. In questi giorni inizierà gli esami di maturità. “E’ un periodo un po’ tosto – sorride la 19enne bolognese – adesso penso a finire la scuola e poi mi concentrerò su questa nuova avventura con San Giovanni che non vedo l’ora di iniziare. So perfettamente di essere giovane, ma ho tanta voglia di imparare e darò il massimo di me stessa”.
Pensare che all’inizio non pensava per nulla alla pallavolo.
“Facevo ginnastica artistica e mi divertivo tanto. Poi, un giorno, mia mamma mi ha portato a fare una prova gratuita e da quel momento è scattata la scintilla. Nel San Lazzaro facevo la banda ma a 15 anni, quando mi ha chiamato Casal de Pazzi, mi sono ritrovata sotto rete perché mi dicevano che avevo buoni colpi. Mi piace murare, ma mi diverto anche in attacco”.
Francesco Barone