I vangeli canonici sono quattro secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni – ma non è affatto né eretico né errato parlare di un “quinto vangelo”. Il quale però non è da intendersi come un vangelo riportato da qualche amanuense su un antico codice, ma è quel vangelo scritto con il sangue dei martiri, con il sudore dei pastori, con l’audacia dei profeti, con la sapienza dei maestri, con l’umile splendore della “santità della porta accanto”.
Don Mauro Evangelisti è stato più che un santo prete. È stato letteralmente un prete santo. Tutta la sua vita, compresi i dodici lunghissimi anni nei quali ha convissuto con la Sla, è stata una vera pagina di questo quinto vangelo che i cristiani continuano a scrivere con la loro vita.
La vicenda di don Mauro è diventata un libro. Vivo per amare.
Vincere il male si può Don Mauro Evangelisti prete con la Sla, curato da Elisabetta Casadei, contiene la storia di questo prete riminese, le sue lettere e i suoi scritti, il testamento, ma anche lettere ed email di amici, sacerdoti e persone che lo hanno conosciuto nel corso del suo servizio pastorale, da Miramare a San Mauro Pascoli.
Edito da ilPonte, il volume (96 pagine, a colori, più copertina, con risguardi, 10 euro) ha la prefazione del Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi ed è accompagnato da un corredo fotografico.
Nato in una famiglia religiosa a Torre Pedrera, Mauro fu uno dei ragazzi del Gruppo Vocazionale della Venerabile Carla Ronci, la “santa con il sorriso” di cui è in corso il processo di beatificazione.
Un sorriso contagioso, se è vero che Mauro diventato prete a 24 anni – continuerà naturalmente a donarlo anche nei lunghi anni della malattia.
Per 12 anni ha convissuto con la Sla, che ne ha minato il fisico e perfino la parola, fino a non poter più parlare con le labbra, ma solo grazie ad uno speciale computer che “reagiva” ai movimenti dei suoi occhi.
Ma si era fatto lui stesso parola di vita. Era stato amorevolmente accolto nella Piccola Famiglia dell’Assunta, a Monteatauro. “Si era abbandonato alla tenera, tenace compagnia di Gesù. – scrive mons.
Lambiasi nella Prefazione: “Non aveva preteso di capire. Aveva preferito consegnarsi all’Amore. Aveva scelto di amare e di lasciarsi amare. Umilmente. Silenziosamente.
Appassionatamente. E aveva trovato la pace. E perfino la gioia. E ha camminato così, ora dopo ora, con il capo reclinato sul cuore palpitante del ‘suo’ Gesù, fino alla sua «ora nona»”.
Il libro è stato presentato mercoledì 15 luglio, presso la comunità di Montetauro, dove don Mauro ha visuto gli ultimi anni della sua vita, amorevolmente assistito dai “fratelli” della Piccola Famiglia dell’Assunta. Vi hanno partecipato la curatrice del volume Elisabetta Casadei, il parroco di Montetauro don Lanfranco Bellavista e il vescovo mons.
Francesco Lambiasi, che ha fortemente voluto questo ricordo vivo di don Mauro.
Puoi acquistare il libro dal sito del ponte (clicca qui), o venire in redazione in via Cairoli, 69, Rimini