“ L’era del computer spaziale è arrivata”.
Questa frase, che sembra degna di un film di fantascienza, è in realtà lo slogan dell’ultima novità di casa Apple, resa disponibile dal febbraio scorso negli Stati Uniti e, a partire da giugno, anche in Asia, Australia, Francia, Germania e Regno Unito: Apple Vision Pro, un visore completamente innovativo che mira a integrare la realtà virtuale nel mondo reale con potenzialità pressoché infinite.
La tecnologia alla base dei visori 3D è nota già da diversi anni: questi dispositivi, che si indossano sugli occhi come una maschera, sono in grado di immergere completamente l’utente in un mondo virtuale, con l’obiettivo di rendere l’esperienza talmente realistica da avere l’impressione di trovarsi effettivamente all’interno di questi scenari mentre si è comodamente seduti sul divano di casa propria. Quando una persona utilizza Vision Pro, invece, non viene catapultata in altre dimensioni, ma continua a vedere l’ambiente che la circonda, come se stesse guardando attraverso il visore. All’interno dello spazio che l’utente ha di fronte a sé, però, sono posizionate le icone delle applicazioni che si usano abitualmente su smartphone, tablet e computer. È proprio questa la caratteristica che distingue Vision Pro da tutti gli altri visori attualmente sul mercato, rendendolo di fatto un prodotto tecnologico rivoluzionario: le funzionalità che offre sono più o meno le stesse dei dispositivi che già utilizziamo tutti i giorni, ma senza uno schermo a fare da tramite, proiettando immagini, video e applicazioni direttamente nel nostro spazio fisico.
Un’altra peculiarità di Vision Pro è la possibilità di controllarlo totalmente con occhi, mani e voce, senza bisogno di tasti: per navigare tra le app
basta spostare lo sguardo nella loro direzione e mimare un tocco con dita per aprirle, avvicinando tra di loro pollice e indice. Dopo aver avviato il programma, è possibile ridimensionare la finestra e scorrere da un punto all’altro della pagina riproducendo gli stessi gesti che faremmo sullo schermo di un cellulare. Nel frattempo, però, chi indossa il visore non è isolato dal mondo esterno, ma continua a vedere cosa succede intorno, con la possibilità di regolare il livello di immersività dell’esperienza.
Ma cosa possiamo aspettarci effettivamente da questa realtà “mista”? Al momento, Apple Vision Pro offre numerose attività di intrattenimento: è possibile godersi film e sport a una qualità superiore ai 4K per occhio, registrare dei video 3D o rivivere i ricordi più belli guardando foto panoramiche a grandezza naturale, con modalità ottimizzate per i viaggi in treno o in aereo, in modo da rendere i lunghi tragitti più divertenti e confortevoli. Il visore può risultare utile anche in contesti lavorativi, permettendo di aprire più finestre contemporaneamente, riprodurre lo schermo del proprio computer e partecipare a videochiamate.
Scenari da paura
Non è tutto oro ciò che luccica. La versatilità di Vision Pro ha entusiasmato migliaia di acquirenti: fin primi giorni dopo il lancio, i social si sono riempiti video che mostravano il visore in azione nei contesti più disparati. C’è chi lo ha provato per lavorare in metropolitana, chi per fare la spesa al supermercato o durante un allenamento in palestra. Tuttavia, la possibilità di vedere il mondo reale attraverso il visore ha spinto gli utenti ad utilizzarlo in qualsiasi luogo e situazione, causando anche rischi non indifferenti: un caso emblematico è stato l’arresto di un giovane americano che ha sperimentato la combinazione tra Vision Pro e la sua Tesla dotata della funzionalità di guida autonoma, attivando il pilota automatico in autostrada mentre indossava il visore e mettendo così in pericolo se stesso e gli altri. L’uso di Vision Pro alla guida (e in tutti i contesti in cui è necessaria massima attenzione) è stato espressamente vietato dalla stessa Apple all’interno delle condizioni di utilizzo del dispositivo: un primo passo che però non risulterà più sufficiente nel momento in cui i visori inizieranno ad essere parte integrante della nostra realtà.
Un momento che potrebbe arrivare, ma non nel prossimo futuro: la tecnologia su cui si basa Vision Pro, seppur impressionante e in grado di renderlo un potenziale sostituto del computer, non è ancora così avanzata da permettere di utilizzarlo continuamente e di poterlo portare ovunque come uno smartphone. Sembra però che le persone siano ancora meno pronte: al netto del prezzo ancora proibitivo del visore (ad oggi 3.499 dollari), i contenuti social che riguardano Vision Pro sono tempestati di commenti che esprimono paura nei confronti di un possibile futuro a tinte distopiche, dove per strada non si vedono più volti, ma maschere.
Nonostante il nuovo prodotto Apple sia incredibile per il mondo tech e non solo, probabilmente non siamo ancora in grado di rimanere connessi fino a questo punto. E forse va bene così
Giulia Cucchetti