Vince Il Popolo della Libertà; il Partito Democratico dimostra che per essere un neonato è già bello indipendente; la Sinistra è travolta da uno tsunami di proporzioni bibliche mentre la Lega Nord raddoppia i suoi consensi.
La due giorni di voto a livello nazionale la si potrebbe riassumere così, una domenica e un lunedì che hanno dato in mano a Silvio Berlusconi le chiavi del Paese. Perché il Cavaliere, al di là dei pronostici della vigilia, non solo ha conquistato la maggioranza alla Camera dei Deputati (47.2%) ma anche al Senato (47.3%), che tradotto in termini spiccioli, significa che ha tutti i numeri per poter governare. Chi starà dall’altra parte della barricata è il Partito Democratico che nonostante la sua giovanissima età, ricordiamo che è nato ad ottobre, ha comunque ottenuto ampi consensi. Lo dimostrano i numeri. Il Pd è cresciuto ovunque rispetto alla somma delle formazioni che lo compongono Ds, Margherita e Radicali, il guadagno è più o meno del 3.2%. È andata male, malissimo alla Sinistra Arcobaleno spazzata via dal Parlamento mentre i veri vincitori di questa campagna 2008 sono quelli della Lega Nord che hanno raddoppiato i loro consensi. Tra le sorprese a livello nazionale c’è anche quella dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, i numeri parlano chiaro: nel 2006 alla Camera aveva ottenuto il 2.9% dei consensi, questa volta ha registrato un +4.3%. Al Senato la stessa cosa, anche se l’aumento è stato minore per un 4.2% totale. Tra i meno abbacchiati spicca anche il volto di Pier Ferdinando Casini e del suo Udc che alla Camera ha conquistato ben 36 seggi.
Il dato provinciale
Questo per quanto riguarda il dato nazionale, ma a livello locale le cose sono molto diverse. Anche se non mancano alcune sorprese.
Partiamo dalla Camera che ha visto l’affermazione del Partito Democratico che ha raccolto il 41.1% dei consensi che sommato al 4.2% dell’Italia dei Valori ha fatto raggiungere alla coalizione di Veltroni il 45.3%. Un dato che rispetto alle politiche di due anni fa dimostra come sia Pd sia Idv siano in crescita: perchè nel 2006 l’Ulivo aveva raggiunto quota 39.29% mentre la lista Di Pietro si era fermata all’1.94%. È positivo anche il segno del Popolo della Libertà che ha conquistato il 35.7% dei consensi che sommato al 5.9% della Lega Nord porta la coalizione di Berlusconi a un 41.6%. Anche in provincia, come a livello nazionale, il partito di Umberto Bossi ha avuto un aumento sensibile che ha toccato il 3.64%. Nel 2006, Forza Italia aveva, invece, avuto il 22.64% dei voti mentre An il 12.74%. Per quanto riguarda gli altri partiti da sottolineare il 2.7% di preferenze della Sinistra Arcobaleno e il 3.6% dell’Unione Di Centro.
Al Senato invece, il gap tra le due coalizioni si è assestato su una differenza del 2.9% visto che Pd e Idv hanno raggiunto quota 45% mentre Pdl e Lega si sono fermati al 42.1%. Come per la Camera, anche al Senato, i partiti che formano le due coalizioni chiudono con un segno positivo. Il Pd con il suo 41% ha avuto un aumento sensibile visto che nel 2006 Ds e Margherita si erano assestati su un 34.7%; bene anche Di Pietro passato dal 2.6% al 4%. Discorso simile per Popolo della Libertà passato dal 34% al 36.7% mentre la Lega ha avuto un aumento del 3.2% (dal 2.2 al 5.4). Male, invece, Sinistra Arcobaleno (3.3%) e Udc (3.7%).
I comuni
Dando un’occhiata ancora più approfondita alla situazione dei comuni della provincia, si possono notare diverse cose interessanti. A partire da Rimini dove vola il Partito Democratico che è riuscito a scavalcare la soglia del 40% sia alla Camera (40.9%) sia al Senato (40.7%). Proprio al Senato il partito del segretario Andrea Gnassi ha fatto il “botto”, conquistando ben 8 punti (nel 2006 Ds e Margherita si erano attestati intorno al 32%). Si ferma, invece, il Popolo della Libertà che rispetto al 2006 ha guadagnato uno striminzito +0.8 sia alla Camera sia al Senato. Vola, invece, la Lega Nord che alla Camera ha chiuso con un +3.6% mentre al Senato con un +3.2%. Drammatico il verdetto per la Sinistra Arcobaleno che dissangua Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani mentre annienta completamente i Verdi. In quattro non sono riusciti a mettere insieme neppure la metà del risultato ottenuto nel 2006 da Rifondazione alla Camera (5.4%). Proprio questo dato, se si fa un’analisi politica profonda, potrebbe, il condizionale è d’obbligo, rafforzare la posizione del sindaco riminese Alberto Ravaioli, “ostaggio” in questi anni di Rifondazione. Ma come le votazioni insegnano, una cosa sono le Politiche, un’altra le Amministrative.
Andando a curiosare negli altri comuni, anche a Riccione la vittoria del Pd non si discute, 44.36% contro il 42.58% del Popolo della Libertà. Stessa musica al Senato dove Veltroni ha toccato quota 44.7% mentre Berlusconi il 43%. Male, malissimo la Sinistra Arcobaleno per la felicità del sindaco Imola che poco tempo fa ha estromesso i Comunisti Italiani dalla sua Giunta. A Cattolica a tener banco è il risultato della Lega Nord che alla Camera ha superato il 5% andandoci vicino al Senato (4.84%). Tradotto, la Regina si ritrova con 500 cittadini vicini a Bossi. Per il resto il Pd rafforza la sua leadership: alla Camera conquista il 45.34% dei consensi (nel 2006 erano stati il 43.55%) mentre al Senato tocca quota 45.26% (39%). Guadagna qualche cosa anche il Pdl (32.9 alla Camera e 33.17 al Senato). Tracollo della Sinistra Arcobaleno che perde addirittura quasi 7 punti. Clamoroso, invece, il caso di Bellaria Igea Marina dove la Lega Nord ha raddoppiato nel vero senso della parola i suoi voti sfiorando l’8%. Tracollo, invece, per la Sinistra Arcobaleno. Vince la coalizione Bossi-Berlusconi sia alla Camera sia al Senato toccando quota 51.7%. A Misano canta vittoria il Pd (41%) ma il Carroccio diventa il terzo partito della città. Situazione strana a Santarcangelo dove la maggioranza va alla coalizione di Veltroni (50.5% contro il 36% alla Camera e 50.1% contro 36.4% al Senato), dove il Pd guadagna voti ma dove anche il Pdl vede aumentare le sue preferenze. Aumento del 3% della Lega mentre sprofonda la Sinistra Arcobaleno. Si assottiglia, invece, la distanza tra Pd e Pdl a Verucchio dove vince Veltroni (44.45% alla Camera e 44.83% al Senato) ma la coalizione di Berlusconi è subito alle spalle (38.92% e 40.93%). La Lega diventa il terzo partito del paese (4.77%) mentre vola l’Udc (4.53%). Senza storia, invece, le votazioni a Torriana e Poggio Berni dove Pd e IdV superano in entrambi i casi e in tutte e due le camere, il 50%. Da segnalare il dato della Lega Nord che a Poggio Berni tocca quota 7.15% sia alla Camera sia al Senato.
Un discorso a parte merita la votazione nei comuni della Valconca dove il centro destra ne conquista ben cinque (San Clemente, Gemmano, Montecolombo, Montefiore, Montescudo) su otto lasciandone solo tre al centro sinistra (Mondaino, Montegridolfo e Saludecio).
Infine Morciano dove domina il Popolo della Libertà (48% contro il 38% del Pd) confermando i risultati delle elezioni del 2006; San Giovanni dove, invece, a vincere è il centro sinistra (51% contro 36%) e Coriano dove non solo Veltroni e compagni vincono ma conquistano anche terreno. Insomma, il centro sinistra riminese tiene e in alcuni casi rilancia, ma il Popolo della Libertà con la Lega Nord è in costante crescita.
Francesco Barone