Un gesto capace di introdurre l’intera città alla Settimana Santa. 1350 persone hanno seguito la Croce, alla Domenica delle Palme, per le vie del centro storico di Rimini, guidati dal Vescovo Francesco Lambiasi, presenti le principali autorità cittadine (Prefetto, Questore, l’Assessore alla Scuola del comune di Rimini Mattia Morolli, il sindaco di Riccione Renata Tosi, autorità militari, ecc) e con la partecipazione di alcuni rappresentanti di altre realtà ecclesiali. Un gesto di popolo e di chiesa sempre più partecipato.
Il corteo si è radunato nella nuova piazza sull’acqua nell’alveo a ridosso del ponte di Tiberio. Da qui e in silenzio, ha seguito passo dopo passo la Croce attraversando alcuni luoghi significativi del centro storico cittadino: dal giardino dell’ala moderna del Museo Civico al chiostro della Biblioteca Gambalunga, fino ad arrivare alla Basilica Cattedrale.
In ogni luogo toccato e visitato si sono letti i testi del poeta francese Charles Péguy e intonati canti, di popolo o polifonici, scelti dal servo di Dio don Luigi Giussani, fondatore della comunità di Cl, alternati alle meditazioni pasquali del Vescovo e dei sacerdoti della comunità di Comunione Liberazione che ha organizzato la Via Crucis, grazie anche al servizio volontario di un centinaio di fedeli riminesi. “Con questo gesto desideriamo immedesimarci – sottolinea don Roberto Battaglia, assistente diocesano di Cl – con la commozione con cui Cristo guarda il nostro bisogno infinito, certi che solo da questo sguardo misericordioso l’umanità possa rifiorire, nella società italiana come nei luoghi più tormentati del mondo, in un abbraccio nel quale poter fare un tratto di cammino con tutti i nostri fratelli uomini”.
Sintetico e intenso il saluto finale del Vescovo Francesco: “Si scrive Croce, si legge vita. Si scrive morte, si legge amore”. (t.c.)