Seconda e ultima puntata per la nostra inchiesta. Per indifferenziata, il Comune di Rimini, è tra i più virtuosi d’Italia. Superata la quota minima del 65%
Riprendiamo il viaggio all’interno del mondo ‘ambientale’ chiudendo, in questo numero, la nostra personalissima pagella. Passiamo ad esaminare subito il mondo dei rifiuti.
In Italia la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, nel 2022, conferma la crescita registrata negli ultimi anni e si attesta su un valore medio di 62,7%. Oltre un punto percentuale in più rispetto al 2021 e due rispetto al 2020. L’obiettivo di legge del 65% fissato per il 2012 è stato raggiunto da 57 città, una in meno del 2021, mentre la soglia del 35%, prevista per il 2006, non è stata ancora raggiunta da 5 (erano 7 nel 2021) capoluoghi, così come scrive Legambiente nel suo rapporto sull’Ecosistema Urbano. Rimini in questa particolare classifica si pone tra i comuni più virtuosi avendo la raccolta differenziata che supera il 65%. Inoltre, dai dati Istat, risulta che il 31% della raccolta differenziata è eseguita con il sistema porta a porta, in aree pubbliche o private, mentre l’altro 69% avviene con contenitori tradizionali o interrati su strada.
È, inoltre, possibile conferire in autonomia presso l’isola ecologica vari tipi di rifiuti ingombranti (da apparecchi elettronici a ferro e altro materiale). Nella produzione di rifiuti pesa senza dubbio la presenza del turismo, infatti in regione siamo secondi dopo Piacenza, con 671,2 kg per abitante, ma come abbiamo visto, nonostante questo la raccolta differenziata da noi risulta essere un servizio di elevata qualità.
Voto 8.
Un altro aspetto importante della nostra vita è l’inquinamento acustico, vediamo qual è la situazione.
“L’inquinamento acustico in ambiente di vita rappresenta un fattore di pressione che può essere causa di notevoli e differenti impatti su persone e ambiente”.
Così scrive l’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente,
sul proprio sito, aggiungendo che “ne è testimonianza il fatto che tra le principali attività dell’Arpa ci sono anche quelle di vigilanza e controllo del rispetto dei valori limite di rumore immesso in ambiente di vita”.
Il Comune regola la materia attraverso il Regolamento inquinamento acustico comunale e con il Piano di zonizzazione acustica. Le principali criticità vengono dai rumori prodotti dal traffico, dai cantieri, dagli schiamazzi dei locali pubblici, dalle tante manifestazioni pubbliche e private che avvengono d’estate.
Le lamentele dei cittadini sono tante. Sul sito del Comune ci sono anche i moduli per presentare i reclami e anche Arpa fornisce consigli in merito. C’è da dire che spesso molti esposti finiscono in nulla, perché senza una misurazione certificata da Arpa, il Comune e la polizia Municipale non possono procedere a sanzionare alcuna attività, a meno che non si tratti di “disturbo della quiete pubblica”.
Si può capire subito che la materia è complessa e intricata e spesso si interviene a posteriori e con armi spuntate. Tuttavia anche in casi conclamati diventa quasi impossibile intervenire. Ad esempio, in via Ducale è evidente, al di là delle misurazioni formali, che esiste un problema di traffico che attraversa la strada di giorno e di notte, creando un problema acustico, ma anche di qualità dell’aria, che tuttavia rimane sostanzialmente irrisolto da anni.
Speriamo che l’avvio del sistema di controllo dell’accesso alle Zone a Traffico Limitato tramite telecamere risolva definitivamente la difficile situazione.
In generale la buona volontà c’è, ma tra norme intricate e interessi contrapposti è difficile intervenire.
Voto 6+.
Sulle politiche per il verde urbano, a Rimini, negli ultimi anni, si è fatto molto e i risultati si vedono.
Il rifacimento dei lungomari è una grande opera di riqualificazione urbana, testimoniata dalle varie attestazioni di merito anche di livello europeo, ma anche ambientale, con chilometri di nuova piantumazione di qualità. Lo stesso intervento in piazza Malatesta che si iscrive in questo contesto ha ricevuto il premio Città per il Verde 2022/2023. Inoltre, il grande polmone verde del parco Marecchia, ora XXV Aprile, rappresenta un grande valore. Del resto non è l’unico parco cittadino che garantisce il verde in città, basti pensare al parco Briolini, a quello Sandro Pertini, o al parco Fabbri. Complessivamente Rimini ha un ampio sistema di verde pubblico, con 1,3 milioni di metri quadrati di parchi e giardini in ambito urbano e un totale di 3,2 milioni di metri quadrati di aree verdi, inclusi parchi fluviali, impianti sportivi e aree naturalistiche.
Tuttavia, risulta un po’ strano che nei dati del Rapporto sulla Qualità Urbana, Rimini non risulti tra le prime posizioni, poiché ha 19 alberi per 100 abitanti e 21,2 mq di verde pubblico per abitante, risultando dietro Bologna sia nel primo che nel secondo caso.
Voto 8
Alberto Rossini