Ma che bel disegno del nostro cagnolino che hai fatto!”. “Veramente era una mucca…”. “Che buona questa ciambella!
Devi darmi subito la ricetta”. “Veramente volevo fare una spianata…”. “Che assist perfetto che mi hai fatto, il gol è merito tuo!”.
“Veramente il mio era un tiro in porta”. “Che bello questo pigiama che hai portato a casa!”.
“Veramente è un vestito per andare in centro”. Il trauma del fraintendimento su una cosa che per gli altri diventa un’altra lo impariamo da piccoli e inevitabilmente ci si ripropone di tanto in tanto nel corso della vita. Noi convinti di quello che stavamo facendo, e gli altri invece lo prendono per tutt’altra cosa. Che fare?
Stare zitti? L’arte della diplomazia nel corso della vita si può sempre apprendere, ma ci sono casi particolari. Ad esempio, mi si dice di forestieri che quando vengono a Rimini e Riccione vedendo il tracciato del Trc in avanzata costruzione esclamano entusiasti: “ma che bella e larga ciclabile state costruendo proprio a fianco della ferrovia.
Complimenti!”. Non mi interessa delle polemiche sul Trc, se serve o no, se sarà redditizio o no. Ditemi solo cosa dobbiamo rispondere.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini