Sono un po’ geloso – continuava a ripetere il vescovo Francesco con quegli occhi sorridenti e furbetti – del fatto che le parrocchie hanno tutte quelle loro belle feste e la Diocesi no. E allora ho pensato che sarebbe stato bello ritrovarsi insieme alla fine dell’anno pastorale per riflettere, pregare e stare un po’ nella gioia e nella fraternità”. E così dopo la grande assemblea di popolo dell’ottobre scorso rieccoci convocati di nuovo tutti insieme a far festa, il giorno di Pentecoste, compleanno della Chiesa, quest’anno il 31 maggio. Non nel grande palazzetto dello sport come nell’Assemblea ecclesiale del 12 ottobre, troppo infuocato in quest’estate precoce, ma sotto le ombre tiepide del più bel parco riminese, sull’antico alveo del fiume Marecchia, a pochi passi da quel ponte che ha l’età della nostra fede.
“È il momento conclusivo – è stato scritto nella lettera d’invito – di un cammino spirituale e pastorale della nostra Comunità Diocesana, iniziato con l’Assemblea e la Solennità di San Gaudenzo e dedicato al tema ‘Vogliamo vedere Gesù, contemplare il suo volto per mostrarlo a tutti’.
È un momento di festa, per la gioia di incontrarci come fratelli, per raccontarci quanto ha operato nella nostra Chiesa e in ciascuno di noi in quest’anno e ringraziare assieme il Signore.
È un momento di preghiera per un nuovo tratto di strada che ci attende, sul versante della comunione e della missione”.
La festa sarà divisa in due tempi. Il primo sarà dedicato alla riflessione ed impegna la domenica mattina, quando i delegati delle parrocchie e delle aggregazioni laicali saranno convocati in Sala Manzoni per un dialogo ed un confronto su quanto il Signore ha operato quest’anno nelle loro comunità. Sarà un momento di verifica dopo le indicazione del Vescovo, che privilegiavano il tempo della riflessione e della contemplazione, naturale e doverosa premessa alla Missione. E proprio al “volto missionario della Chiesa, chiamata con forza ad una nuova evangelizzazione” è dedicato uno dei temi di proposta del nuovo cammino che attende la Chiesa riminese il prossimo anno.
Giovanno Tonelli