Cartellino azzurro
Alla partenza del Rimini per il ritiro di San Vigilio di Marebbe. Tanti giovani fanno parte della rosa della squadra e questo è un gran bel vedere. Il futuro di una piccola società non è legato ai grandi nomi che costano solo tantissimi euro, ma ai nuovi talenti. Se si avrà la fortuna di scoprire e valorizzare un campioncino, il bilancio societario sentitamente ringrazierà.
Cartellino rosso
Ad un altro campionato al “Romeo Neri”. Tra due anni si arriverà al primo decennio dell’anno duemila e lo stadio di Rimini, di epoca fascista, avrà ancora l’onore e l’onere di ospitare le partite dei biancorossi. Le promesse, finora cullate da un venticello di speranza, tra poco atterreranno sul terreno della nuda realtà di uno stadio nuovo che non sarà mai costruito.
Cartellino azzurro
Al rimpiazzo “religioso”. Partito Cristiano è arrivato Lolaico che va a fare compagnia a Pagano e Cardinale. Il trio si è così ricomposto e questo, soprattutto per chi crede nella scaramanzia, è un bene. Però senza esagerare. Infatti, sempre tra coloro che sono superstiziosi, circola la voce che per fare poker dovrebbe arrivare un solo giocatore: il senegalese Papa Waigo. Con la “somma” raccomandazione la promozione in serie A sarebbe sicura.
Cartellino rosso
Al completo disinteresse da parte dell’imprenditoria riminese allo sport in generale. Il calcio si regge sulle spalle della Cocif; il basket fatica a trovare aiuti per allestire una squadra degna di questo nome; la pallavolo e la pallamano pur vincendo campionati sono costretti a rinunciare perché costano troppo. La situazione critica degli sport maggiori produce naturalmente l’effetto a cascata che coinvolge gli sport minori. Rimini capitale del turismo ma paesino ultra provinciale per lo sport. Ma a chi importa?
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