Particolare. È questo l’aggettivo che rieccheggia più frequentemente tra i viticoltori riminesi in questi giorni di vendemmia. “Particolare” è l’estate ad alte temperature e scarse precipitazioni che ci stiamo lasciando ormai alle spalle e che ha influito inevitabilmente su ritmi e modalità della vendemmia targata 2011. Ogni azienda, a seconda delle scelte produttive e commerciali e della collocazione dei vigneti, si regola a modo suo raccogliendo i grappoli in fretta per evitare che le alte temperature permanenti danneggino troppo l’uva o, al contrario, posticipando il più possibile la raccolta. In ogni caso a detta sia dei viticoltori riminesi sia dei tecnici dell’Ufficio Agricoltura provinciale, l’anticipo della maturazione delle uve, sia bianche sia rosse, è di circa 15 giorni rispetto al 2010. Quanto alla produzione, comunque “di buona qualità”, aggiungono dall’ente di Corso d’Augusto, “se mediamente nel territorio riminese si raccolgono circa 300mila quintali di uva che consentono di ottenere 200mila ettolitri di vino, quest’anno la produzione si presume in calo rispetto a quella degli ultimi anni”. I produttori parlano anche di un meno 30% dovuto ad un inferiore peso degli acini non rimpolpati a dovere dall’acqua piovana.
“Prima il caldo primaverile ha fatto germogliare le piante in anticipo, poi il freddo ha rallentato l’attività vegetativa della vite. Infine la mancanza di precipitazioni abbondanti avvenuta per tutta l’estate avrebbe posticipato la raccolta se non fosse stato per quelle piogge di fine luglio, un vero toccasana” spiega Davide Bigucci del Podere Vecciano di Coriano. In questa azienda dove, escluse le varietà Pagadebit (che matura dopo) e Rebola (qui, sottoposta in parte a vendemmia tardiva) sono state raccolte tutte le uve bianche e si sta terminando anche la vendemmia delle rosse, dicono di essere sotto il 25% come quantità. “La maturazione è sicuramente anticipata, ai livelli del 2003 – aggiunge Bigucci – in ogni caso anche se i grappoli sono cresciuti di meno e i liquidi nell’acino sono inferiori, la pianta ha retto bene e le uve sono sane”. Un’altra caratteristica tipica del vino 2011 è l’alta gradazione dovuta alla scarsità d’acqua: “I rossi sono tra i 12 e i 13 gradi, un grado in più rispetto agli ultimi anni”.
Di una stagione “molto buona a livello qualitativo” parla anche Valerio Perrina dell’azienda Colli del Cerreto di Santa Maria in Cerreto. “La raccolta delle uve bianche è già conclusa mentre tra pochi giorni termineremo con il Sangiovese” spiega Perrina che conferma la gradazione più alta: “L’anno scorso in questo periodo aveva iniziato a piovere, quest’anno invece l’uva si è concentrata moltissimo. Con queste temperature, per intenderci, si fanno dei passiti!”.
San Patrignano ha giocato d’anticipo, “anche di 15 giorni per alcuni vitigni, in particolare Chardonnay e altri bianchi”. La raccolta è iniziata già prima di Ferragosto “perché le alte temperature rischiavano di compromettere le uve. In questo modo abbiano salvato quantità e qualità” commenta il responsabile della cantina Roberto Dragoni. Anche per i rossi a San Patrignano sono partiti velocemente, già il 18 agosto con il Merlot, “ma a fine mese abbiamo sospeso la vendemmia per dieci giorni perchè le uve erano mature solo come zuccheri e non a livello di tannini e colore”. Tutto sommato Dragoni si dice soddisfatto sia per qualità che per quantità.
Alla Fattoria del Piccione di Montecolombo, il calo quantitativo è invece del 30%, ma l’ottimismo resta: “La qualità è ottima, l’uva è matura in maniera regolare. Il 9 e 10 settembre abbiamo raccolto l’uva del Novello Sangiovese – spiega Stefano Pasini – che facciamo macerare per venti giorni in botte per ottenere un vino aromatico. Ora abbiamo iniziato con le altre uve rosse e dal 20 settembre raccoglieremo il Pagadebit”.
Di tutt’altro parere rispetto agli effetti del clima sull’uva è Maria Luisa Cappella dell’azienda Cretaia di San Martino in Venti dove la vendemmia, invece, deve ancora iniziare per cause di forza maggiore. “Non ho cominciato a raccogliere– spiega la titolare – perché ad oggi c’è moltissima gradazione e poca acidità”. In altri termini, “non è un’uva buona, il vino viene bene solo con la gradazione alta, ma se è equilibrato, e con questo caldo i vigneti sono andati in stress. Il grappolo è rinsecchito, non ha polpa. Meglio iniziare la raccolta la prossima settimana sperando che si rinfreschi un po’ e, soprattutto, che piova”.
Alessandra Leardini