Queste le indicazioni per la Settimana santa che la Diocesi ha dato alle comunità parrocchiali alla luce del Decreto della Congregazione per il culto divino ripreso dalla Conferenza episcopale italiana.
Tutte le Liturgie saranno celebrate “senza presenza del popolo” e, qualora si utilizzi la connessione on-line, per radio o TV, devono venire trasmesse “in diretta” (ossia non in differita).
Il criterio e la condizione fondamentale sarà la qualità delle celebrazioni liturgiche, ossia che se ne curi la dignità del luogo, lo svolgimento aderente al rito, e la qualità acustica ed estetica della trasmissione. A tal fine occorre coinvolgere possibilmente un diacono, qualche accolito, un lettore, un cantore, un organista.
Qualora non fosse possibile garantire tutto questo, è meglio non fare celebrazioni in loco.
In particolare per il Triduo Pasquale, si suggerisce ai parroci di invitare i fedeli a collegarsi alla liturgia celebrata dal Vescovo (su Icaro TV) o dal Papa (su TV2000). Queste opportunità permettono di esprimere e di favorire il senso di appartenenza alla stessa Chiesa diocesana e alla Chiesa universale.
Si raccomanda di invitare i fedeli a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, attraverso momenti celebrativi semplici che valorizzino segni e preghiere che coinvolgano piccoli e grandi.
In concreto
Per la Domenica delle Palme la S. Messa non prevede la processione col popolo e la benedizione dei rami di ulivo. Per evitare assembramenti non si ritiene opportuno invitare la gente a venire in chiesa a prendere il ramo d’ulivo benedetto.
Celebrazione della Messa Crismale: viene rimandata a data da definirsi, così da consentire la piena partecipazione di presbiteri e laici.
Giovedì Santo: il Decreto stabilisce che siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel tabernacolo.
Venerdì Santo: Riprendendo l’indicazione del Messale Romano (“ In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12) si introduca nella preghiera universale un’intenzione “ per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. Il bacio di adorazione della croce sia riservato al solo celebrante.
Veglia pasquale: il Decreto prescrive che sia celebrata esclusivamente nelle chiese cattedrali e parrocchiali. Non si celebra il battesimo dei bambini e neppure dei catecumeni adulti, che viene posticipato a data da definirsi.
Si mantiene soltanto il rinnovo delle promesse battesimali.
Il rito della benedizione delle uova e dell’acqua benedetta può essere inserito nella celebrazione domestica, affidandola a qualcuno dei familiari.
In merito alla confessione sacramentale come suggerito da Papa Francesco e confermato dalla Penitenzieria Apostolica, vista la non possibilità di confessioni auricolari in chiesa, si preveda qualche celebrazione penitenziale, via internet, che aiuti le persone a fare un breve percorso di riflessione sulla propria vita alla luce della Parola, giungendo ad un ”atto di contrizione perfetto”, ossia di sincero pentimento e di desiderio di cammino, chiedendo il perdono del Signore, con il proposito di ricevere l’assoluzione sacramentale appena possibile.
La Settimana Santa rappresenta una preziosa opportunità per coinvolgere le famiglie cristiane, bambini, giovani e genitori, nella preghiera personale e comune.
A tal fine il Centro diocesi formulerà delle proposte di riflessione e di preghiera familiare che possono accompagnare i giorni della settimana Santa, senza sovrapporsi alle celebrazioni liturgiche da seguire in TV o su internet.