Domenica 25 novembre alle ore 17:30 si terrà in duomo la celebrazione diocesana con le istituzioni e i mandati per i ministeri. Per la prima volta riceveranno il mandato da parte del Vescovo venti persone (17 donne e 3 uomini), nel nuovo ministero diocesano che ha come suo obiettivo l’annuncio della Parola e la catechesi degli adulti e dei giovani. Gli ambiti più naturali di questo ministero, formalmente denominato “ministero straordinario della Parola”, sono due: i gruppi biblici, nella forma dei Cenacoli o dei Centri di ascolto, con metodologie ispirate alla Lettura Popolare; la formazione dei catechisti e degli educatori, con modalità espressive ed esperienziali di incontro con la Parola di Dio. Abbiamo intervistato cinque di questi ministri che stanno per ricevere il mandato, quattro donne e un uomo, provenienti da diversi contesti pastorali della nostra Diocesi: Franca Negosanti della Parrocchia di Sant’Agostino di Rimini; Milena Magnani e Marco Botteghi della Parrocchia di Santa Maria di Viserba mare; Rita Pironi della parrocchia di San Lorenzo in Strada di Riccione; Fabiola Urbinati, della parrocchia Natività di Maria Santissima a Castelvecchio.
Quali esperienze pastorali vi hanno portato ad approfondire la Parola di Dio e a condividerla con altri adulti?
Franca: da anni ho la gioia di incontrare persone adulte nei centri di ascolto, nella catechesi battesimale e dell’iniziazione cristiana ed infine come accompagnatrice di un Cenacolo del Vangelo. Attraverso queste esperienze ho compreso che la Parola di Dio è viva, creatrice: essa ha trasformato me ed io mi sono lasciata fare. Infatti trovandomi con persone adulte che stavano riscoprendo la fede, anche io per prima ho maturato il bisogno del pane della Parola. Sento di aver ricevuto molto più di quanto abbia dato.
Milena: siamo partiti nel 2010 in parrocchia con un padre comboniano che ci ha mostrato il metodo della Lettura Popolare: leggere la vita alla luce della Parola e vivere la Parola nella vita. Questo ha creato fraternità ed è nata l’esigenza di far nascere piccole comunità nelle zone dentro le case.
Marco: circa sette anni fa mi sono unito ad un nascente gruppo di lettura popolare della Parola di Dio che si incontrava in una casa. Col tempo questa esperienza ha acquistato importanza nella mia vita e mi sono reso disponibile al ruolo di facilitatore per un altro gruppo.
Rita: da più di vent’anni presto servizio alla comunità parrocchiale di San Lorenzo in Strada di Riccione, come catechista e poi educatrice di gruppi giovanili. Ben presto ho sentito la necessità di formarmi per dare testimonianza di una fede autentica. Attraverso la Lettura Popolare del Vangelo mi è stata data la possibilità di accogliere persone e famiglie: siamo diventati nel tempo una piccola comunità missionaria che si nutre della Parola.
Fabiola: ho iniziato alcuni anni fa ad interessarmi alla Parola di Dio, frequentando la scuola della Parola proposta dal nostro parroco di allora, don Giampaolo Bernabini e in seguito sono diventata aiuto catechista con il metodo del Buon Pastore. Ho frequentato la scuola di Teologia Pastorale Triennale in Diocesi, dove ho conosciuto don Davide Arcangeli che mi ha coinvolto nell’equipe di preparazione della Settimana Biblica e degli atelier di Lettura Popolare della Bibbia. Attraverso gli atelier di Bibliodramma mi sto formando ai metodi espressivi ed esperienziali della Parola di Dio.
Quali desideri e motivazioni vi hanno spinto a chiedere questo ministero, in accordo con il parroco e la comunità parrocchiale?
Franca: tutto è avvenuto in modo molto naturale, senza che io abbia progettato nulla in anticipo. Sono convinta che il ministero che stiamo per ricevere sia un grande dono.
Milena: mi ha motivato l’importanza di essere mandata dalla Chiesa diocesana come garanzia di autenticità della missione, con la benedizione del Signore per le mani del Vescovo.
Marco: quando mi è stata proposta la candidatura al mandato, consapevole della mia inadeguatezza, mi sono messo in ascolto di consigli autorevoli. Ho visto nel mandato della Chiesa diocesana la conferma di quel servizio che già mi è stato affidato in maniera informale dalla mia comunità parrocchiale.
Rita: sento il desiderio di comunicare al mondo il mio amore per Gesù e di condividere con i miei fratelli la Parola, che mi regala perle di verità e sapienza e un grande coraggio di fronte alle difficoltà della testimonianza. Tutto questo trova un riconoscimento ecclesiale con il mandato.
Fabiola: quando mi è stata presentata la proposta di diventare Ministro straordinario della Parola, ho pensato che ciò probabilmente non avrebbe cambiato i miei impegni, invece l’avere meglio definito il mio ruolo mi sta spingendo ad essere ancora più disponibile e partecipe.
Sei stato soddisfatto di questo percorso formativo, fatto di esperienze sulla Parola e di corsi all’ISSR nella Teologia Pastorale? Quali prospettive si aprono dopo il mandato?
Franca: mi sono sentita accompagnata gradualmente, con l’anno di formazione per i Cenacoli del Vangelo. Mi ha anche aiutato molto conseguire la laurea triennale all’ISSR, per arricchirmi di una conoscenza che prima non avevo.
Milena: la frequentazione dell’anno di Teologia Pastorale è stata indispensabile per essere in grado di dare ragione della fede e approfondirne i contenuti. Ora sento il desiderio di dare ad altre realtà parrocchiali la possibilità che ho ricevuto io di incontrare la Parola di Dio.
Marco: sono soddisfatto della formazione ricevuta nella Teologia Pastorale e con la Settimana Biblica. Certamente la formazione dovrà essere permanente, anche dopo il mandato.
Rita: sono contenta del mio percorso formativo con la Teologia Pastorale e le Settimane Bibliche e sento il desiderio di continuare ad approfondire.
Fabiola: partecipo agli incontri formativi proposti da don Giampaolo Bernabini per i facilitatori nelle cene Alpha e mi sono resa disponibile anche a collaborare con don Alessandro Zavattini per incontri con catechisti ed educatori della nostra unità pastorale. Infine collaboro in Diocesi per la formazione alla Parola di Dio, con la Lettura Popolare e i metodi esperienziali ed espressivi.
Davide Arcangeli