Insegnare è un bel mestiere per raccontare storie. Ma anche la famiglia è un’ottima fonte di idee e di stimoli, specialmente se quotidianamente si fronteggiano quattro figli di età diverse e con differenti bisogni. Questo mix, condito dalla passione per la lettura e la scrittura, è la molla che ha trasformato Daniela Donati da moglie, mamma e insegnante, in una scrittrice. Capace di riscuotere applausi durante le presentazioni e di imporsi nei concorsi, come testimonia la recente vittoria nel Mondadori Junior Award con “Il Grande Puff”, che le garantisce a breve la pubblicazione del volume.
“Quando posso, mi nascondo dietro a una tastiera e, in compagnia di una tazza di caffè, metto ordine nei pensieri e scrivo. – racconta la Donati – Ufficialmente ho iniziato il mio primo romanzo nel dicembre 1994. L’idea è nata dalla difficoltà di alzarsi dal letto la mattina e dalla necessità di trovare ogni giorno una ragione sufficiente per farlo”. Il concorso letterario “Premio Citta di Verbania – Il Battello a Vapore” le offre la spinta giusta. Risultato: entra nella rosa dei cinque finalisti con lo pseudonimo Titus e piazza al quarto posto “L’alzabambini”, in seguito segnalato al concorso “Laura Orvieto” e – con un finale diverso – edito dalla casa editrice Raffaello.
“I libri creano dipendenza. Così ho continuato a scrivere. Quando finisco un romanzo provo un momentaneo senso di sollievo, poi in fretta vengo assalita da una crisi di astinenza che mi impone di ricominciare. Condannata alla scrittura a vita”.
Un ergastolo fatto di periodi e parole. Il secondogenito è Chissà dove vanno in vacanza le mamme(Mobydick), nel quale ha voluto rivendicare il diritto delle mamme a una sosta ristoratrice. Apprezzato da bambini, ragazzi e mamme, è giunto alla 4ª edizione.
Con Ginostra storia di una fuga senza apparente approdo, dà sfogo “al nitore e alla violenza dello stile, uno struggimento e una forza che non va trattenuta”.
Scrive, l’insegnante riminese, pubblica e partecipa a concorsi. “Giallomilanese” la vede in lizza con il racconto “Oro intenso e birra”: entra in finale e viene inserito nell’antologia edita da ExCogita.
Al concorso Mondadori Junior Award spedisce il manoscritto de “Il Grande Puff” l’ultimo giorno utile. Il romanzo è ispirato ad un tema assegnato in classe molto gradito dai ragazzi, “e scritto rigorosamente di notte (quando avrei potuto, di giorno?)”. Lo presenta al Teatro Filippini di Verona, et voilà, vince il primo premio!
Il libro sta per uscire, ma la Donati è di nuovo davanti al computer in attesa che si raffreddi un cappuccino troppo bollente…
Paolo Guiducci