https://www.youtube.com/watch?v=9Mpg4rh7LGM
Due anni di attesa (il film è del 2014), una nomination all’Oscar che sembrava non attrarre più di tanto i distributori italiani ed ora invece, anche se in un periodo di programmazione non eccelso per gli schermi italiani (arriva il caldo, ci sono gli europei di calcio e le sale si svuotano) La canzone del mare, bellissimo film d’animazione dell’irlandese Thom Moore è disponibile anche da noi, e vale davvero la pena di dedicare tempo ad una visione, non importa l’età, visto che il prodotto è godibilissimo per tutti. Thom Moore ha in curriculum anche il precedente The Secret of Kells (2010, inedito in Italia, anche questo nominato agli Oscar) dedicato alle vicende del giovane San Brendano e già in questo titolo è evidente il ricorso dell’autore ai materiali storici e tradizionali della terra d’Irlanda. In questo nuovo film c’è l’attenzione alla mitologia con una storia accattivante dove trovano spazio la leggenda delle “Selkie” (le donne foche della tradizione irlandese), gli immancabili folletti, il cantastorie Seanachai, la strega Macha e il gigante Mac Lir, il tutto sotto gli occhi di due fratelli, Ben e Saoirse, bimba dotata di misteriosi poteri ultraterreni. Tanta magia e tanta commozione nel tratteggiare l’importanza di mantenere viva la memoria, anche se dolorosa, per non smarrire il senso del presente.
Una fiaba toccante, coinvolgente, emozionante, con un gusto figurativo eccellente, da libro illustrato di gran classe, per narrare le peripezie di due fratelli orfani di madre impegnati a vivere una storia fantastica come poche, in un tripudio di “irlandesità” (in originale il film dispone di una versione parlata in gaelico, grazie anche alle voci di attori come Brendan Gleeson e Fionnula Flanagan) che sa toccare corde emotive profonde.
Il cinecittà di Paolo Pagliarani