La nuova era della Fondazione Fellini si è aperta nel segno di Pier Luigi Celli. Saggista, ex Direttore Generale Rai e attualmente direttore dell’università LUISS di Roma, Celli è il nuovo presidente della Fondazione intitolata al grande regista riminese, che dopo mesi di anarchia e vicissitudini, ha di nuovo una guida. Una guida con dei propositi decisi. “Si può lavorare seriamente soltanto con dei progetti chiari in testa – esordisce subito Celli – ed è chiaro che senza risorse, sarà difficile mettere in campo dei progetti. Non sarà facile, ma anticipo che non chiederemo risorse senza aver prima presentato un programma di lavoro.” E proprio sul tema budget Celli si sofferma “Questa Fondazione, com’è ben chiaro a tutti, non ha risorse. Risorse che però non è giusto arrivino solo dal pubblico. Credo ci sia un dovere anche da parte degli imprenditori locali, che dovrebbero restituire ciò che sono riusciti a ricavare dal territorio alla città sotto forma di progetti.”
E di progetti, Celli ne ha già qualcuno. “Non sono un uomo di spettacolo, ma da più di quarant’anni sono un uomo d’azienda, con conoscenze in ambito di amministrazione e di organizzazione.” Un manager con le idee chiare, che sa che all’inizio la Fondazione Fellini non potrà permettersi nulla di faraonico, ma che ha già qualcosa in cantiere. Prima di tutto, valorizzare il brand di Fellini all’estero, dove è molto conosciuto. E poi, sbarcare sul mondo digitale. Il sito web è già stato rinnovato, e tra poco la Fondazione Fellini entrerà anche nel mondo dei social network. Un’altra idea è di trasformare Il libro dei sogni, edito da Rizzoli, in un e-book da presentare alla prossima fiera “Ebook lab”, in programma a Rimini dal 3 al 5 marzo. La Fondazione, a questo proposito, ha chiesto asilo negli stand di Aeradria e il sindaco Alberto Ravaioli ha offerto anche gli spazi di Comune e Provincia. Altro progetto annunciato, creare una mappa dei luoghi felliniani, per rispondere alle richieste dei turisti che chiedono di poter visitare i luoghi del maestro.
Tra i progetti della “nuova” Fondazione, c’è anche quello del trasloco presso il Fulgor. Il sindaco Ravaioli ha ricordato che il Comune ha già acquisito il diritto di superficie per 35 anni di Palazzo Valloni, che sarà a disposizione della Fondazione e della Cineteca. “La Fondazione Valloni – è l’assicurazione del Sindaco – ha già accantonato i soldi per la realizzazione della nuova Casa del Cinema, e i lavori saranno seguiti direttamente dal settore Lavori Pubblici del Comune.”
Infine, Celli ha dichiarato la necessità di recuperare alcuni rapporti. “In primo luogo vanno riallacciate le relazioni con la famiglia Fellini, perché c’è un lascito biologico del regista, oltre che artistico.” E a tal proposito Paolo Fabbri, direttore della Fondazione, ha annunciato la proposta, presentata anche al Cda, di chiedere alle tre nipoti di Fellini, Francesca Fabbri, Rita Fellini e Daniela Barbiani, di diventare socie onorarie.
Genny Bronzetti