È il Festival dei ragazzi che leggono: tre giorni di incontri con autori italiani e stranieri, laboratori, spettacoli teatrali, colazioni in riva al mare, caccia al tesoro e pic nic all’insegna del divertimento culturale e della condivisione di “esperienze letterarie”.
“Mare di Libri” è dunque un tuffo nella lettura. Giovane, appassionato, interessato. Chi pensa che i ragazzi oggi non leggano, faccia “quattro bracciate” a Rimini, all’unico festival di letteratura in Italia specificatamente dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni.
L’ottava edizione del festival dei ragazzi che leggono scende in acqua dal 12 al 14 giugno, sulla scorta dell’ottimo risultato del 2014: 4.907 presenze (+ 394 rispetto alla stagione precedente) che hanno partecipato ai circa 40 eventi messi in campo. “Ogni libro aiuta a crescere. – è il commento l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini, Massimo Pulini – Dobbiamo essere grati al festival per quel che fa”.
“La crescita è costante – rilancia Alice Bigli, presidente dell’Associazione Culturale Mare di Libri – , nonostante alcuni limiti strutturali della manifestazione (il numero delle sale e la loro capienza ad esempio, ndr) e un budget limitato”. Anche su questo versante non mancano però le buone notizie, e in un campo come quello culturale non sono da poco. “Il bilancio previsionale 2015 si aggira sui 40mila euro, dei quali il 50% derivanti da incassi. – dà i numeri il segretario dell’Associazione, Gianluca Guidomei – Siamo contenti delle risposte del territorio, specie di Comune, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio. Ma anche dei privati. Con la novità Start Romagna e Confartigianato”<.
Squadra che vince non si cambia, per cui la formula del festival resta sostanzialmente la stessa, pur con qualche novità in cartellone. I colloqui senza filtro tra adolescenti e autori, su grandi temi scelti dai ragazzi stessi. La discriminazione razziale e il valore della tolleranza, ad esempio, sarà il tema affrontato dal grande scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun a partire dalla sua storia personale e dal libro Il razzismo spiegato a mia figlia.
Nutrita è la pattuglia straniera: canadesi, francesi, inglesi, scandinavi e statunitensi. C’è Alan Stratton (La casa dei cani fantasma) e l’autore cult d’Oltralpe Timothée de Fombelle, con le sue storie del minuscolo bambino Tobia e di Vango. La celebra illustratrice Rébecca Dautremer (la cui ultima opera è Una Bibbia: a lei è dedicata la mostra organizzata dal Comune di Rimini al far dal 16 maggio al 21 giugno) darà il testimone a notissimo scrittore svedese Björn Larsson, di cui è imminente la pubblicazione di Raccontare il mare (Iperborea). Larsson vestirà la veste inedita di difensore di un grande classico: cercherà infatti di convincere il giovane pubblico del valore intramontabile della lettura di Viaggio al centro della terra di Jules Verne.
Gli autori accompagneranno i ragazzi anche alla scoperta di grandi personaggi che hanno fatto la storia. Due esempi? Viviana Mazza tratteggerà il piccolo Nelson Mandela, a piedi nudi per le colline a pascolare il bestiame, destinato a diventare un grande uomo di pace. L’autore di Rossa come il sangue bianca come il latte, Alessandro D’Avenia, regalerà invece una attuale storia di coraggio e di fede: quella che di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia, che D’Avenia ha conosciuto e dal quale è stato ispirato e influenzato per l’ultimo romanzo Ciò che inferno non è.
Mare di Libri festeggia i 150 anni di Alice nel Paese delle Meraviglie a modo suo: seguendo il Bianconiglio nel cortile di CastelSismondo trasformato in Wonderland per la caccia al tesoro a tema letterario e un party dedicato. Per l’occasione ragazzi e ragazze (i volontari del festival sono 100, 20 delle scuole medie, i restanti 80 delle superiori) da novembre stanno realizzando a mano i costumi per accompagnare la festa al capolavoro di Lewis Carroll.
Paolo Guiducci