Come ci dice Papa Francesco: “ Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla”.
Con questo intento e per dare speranza a tante persone, che da molti mesi a causa della pandemia stanno vivendo la fatica e la precarietà, la Chiesa riminese ha proposto venerdì 30 ottobre un’Assemblea Diocesana. Lo ha fatto in forma assolutamente inedita, perchè in Sala Manzoni c’erano solo i relatori e i tecnici di IcaroTv. Infatti per le disposizioni del nuovo Dpcm non è possibile fare attività convegnistiche. Ma proprio per questo, molte più persone delle solite 200-300 di ogni incontro pubblico, hanno potuto seguire da casa in diretta tv o attraverso i social i lavori proposti.
L’appuntamento di venerdì sera ha voluto dunque essere un momento forte di “rilancio” del cammino diocesano, pur all’interno della precarietà che tutti vivono. Un momento per attingere coraggio e alimentare la speranza nell’abitare “questo tempo”, che ha messo alla prova tante certezze e consuetudini, ma insieme sollecita a valorizzare i “germogli” di vita, di creatività che stanno emergendo nelle realtà ecclesiali riminesi.
Per questo dopo una breve introduzione del Vescovo e dei due moderatori, Simona Mulazzani e Paolo Guiducci, sono state presentate alcune testimonianze di vita vissuta in questo difficile tempo.
Il testimone è così passato di mano in mano. Il primo a portarlo è stato don Alessio, che ha ringraziato tutti della “catena” di preghiera che lo ha accompagnato nel suo duro percorso di malattia. Poi è toccato alla Comunità di Villa Verucchio e zona pastorale. Riccardo e suor Serena hanno raccontato di una comunità ecclesiale e civile che si prende cura con fantasia e creatività dei suoi ragazzi. Di seguito Erica e don Roberto, della parrocchia di San Girolamo, hanno indicato uno sguardo nuovo per scoprire Dio dentro le pieghe della fatica del presente.
Primo , per la zona pastorale di Bellaria, ha presentato l’esperienza di “Per un mondo solidale”, che ha gli obiettivi di promuovere la cultura dell’accoglienza; capire in concreto cosa significa Chiesa in uscita; impegnarsi per leggi giuste. L’ultimo intervento è stato quello di Paola , per la Caritas: ha raccontato come le comunità si fanno prossime alle vecchie e nuove povertà.
Molto apprezzata poi la proiezione di un video con riflessioni di molti autorevoli testimoni nazionali sul vivere questo tempo da cristiani. Prima del messaggio finale del Vescovo ( riquadro in basso), il Vicario generale don Maurizio Fabbri ha lanciato la proposta per un cammino di discernimento spirituale e pastorale ( vedi a fianco in sintesi) che dovrà coinvolgere parrocchie, zone pastorali, presbiterio, diaconi, religiosi, aggregazioni laicali e uffici pastorali. Filo conduttore della riflessione la parabola del Buon Samaritano.