C’è il bisogno di vedere un filo unitario, un filo d’oro o filo d’amore, che non spezza il senso e la vocazione, pur nelle ferite della vita e negli sbagli. Questa è la proposta di cammino spirituale per persone separate e divorziate sole, non unite ad un nuovo compagno/a, organizzata e tenuta dalla Diocesi di Rimini. Gli incontri si svolgeranno alle ore 16 nella sala dell’Ufficio Pastorale Familiare in via IV novembre n 35 (di fianco al Duomo) e verranno tenuti e guidati da Don Giampaolo Bernabini. “Il percorso – spiega il sacerdote – non ha la presunzione di presentare soluzioni immediate, ma è un invito ad irrobustire il proprio animo, cercando in sé energie interiori per affrontare la realtà nel modo più equilibrato e sereno possibile; sapendo che Dio è il compagno fedele del nostro cuore<”/i>. L’obiettivo è quello di aiutare queste persone che vivono il dramma del divorzio a non rinchiudersi in se stesse, rischiando così di annichilirsi in gravi e dolorosi periodi di depressione e di distacco anche dalla fede e dalla Chiesa. “Tale proposta – spiega don Bernabini – nasce dal desiderio di affiancarsi a persone che hanno visto dissolversi il proprio matrimonio e che, all’improvviso e spesso impreparati, si ritrovano a dover ricostruire da capo la loro vita”. “Il pericolo che queste persone corrono subito dopo la separazione – racconta Cesare Giorgetti, direttore dell’Ufficio diocesano famiglia – è quello di vivere un periodo di chiusura, dove si può cedere alla tentazione di restare fermi a leccarsi le ferite”. “Occorre riflettere – continua Giorgetti – sul fatto che il matrimonio-sacramento non è finito, ma che è vivo e pertanto il coniuge fedele, opportunamente guidato, può renderlo ancora efficace per il coniuge, per i figli e per se stesso perché egli resta sempre ministro del sacramento ed è sempre investito da una grande grazia esclusiva che proviene ancora dallo Spirito”.
Sara Zammarchi