La carovana con in testa Cesare e la Rita, in coda Don Marzio e nel mezzo un gruppo di famiglie di Misano Adriatico, è arrivata all’ultima tappa degli incontri programmati per questa stagione dedicata alle coppie.
Lo spunto, per le riflessioni di questo appuntamento, scaturisce dalla storia del profeta Osea e di sua moglie Gomer, la storia di un Amore cercato per tutta la vita, di una attesa senza scadenza, di una perenne corsa alla riconquista, sublime metafora dell’Amore di Dio per il Popolo di Israele.
Grazie a questa esperienza siamo riusciti a comprendere come ognuno di noi sia, al tempo stesso, Osea, quando si relaziona al proprio coniuge, e Popolo, quando si relazione a Dio, in una scelta di vita dove l’altro è più in alto, più grande e più importante rispetto a qualsiasi torto egli possa commettere.
Abbiamo scoperto una volta ancora quanto immenso sia l’Amore di Dio per noi, disposto, come fece il padre con il figliol prodigo, ad aspettare per l’eternità il nostro ritorno, la nostra Conversione, un Amore gratuito da meritare che noi si faccia altrettanto con la nostra Sposa (o Sposo) durante il cammino, indicato con il Sacramento del Matrimonio, che abbiamo deciso di percorrere insieme.
I tre momenti in cui è stato suddiviso l’incontro, legati fra loro da tempi dedicati alle riflessioni di coppia e piacevoli pause di convivialità, hanno prodotto la condivisione di impressioni, di stati d’animo e di interrogativi talmente vivi e vicini a noi da farci percepire il battito sincrono dei nostri cuori come “UN CUORE SOLO”.
L’essere coppia e soprattutto l’essere coppia e famiglia all’interno di una comunità cristiana ci sta aiutando ad essere consapevoli del Dono che abbiamo ricevuto, ma anche di quanto sia facile dimenticarselo, per questo ogni percorso termina sempre con lo stesso quesito: Quando si ricomincia?
Intanto, ripensando a quanto di bello è emerso in questa due giorni a Saludecio, abbiamo scelto, fra le tante, tre perle da incastonare, come sintesi dei tre momenti dell’incontro, e una rilettura della storia fra Osea e Gomer in chiave ”alpinistica” :
– L’affidarsi a Dio è più “facile” davanti alle grandi difficoltà, che non nelle piccole “trappole” della vita quotidiana, ma sono proprio queste ultime la mina principale al nostro cammino di coppia e di Fede.
– Ragionare con l’agenda in mano, con la logica dell’ ”io” e del “mio” è preludio di amarezza, saper aspettare, scusarsi prima per le proprie colpe, riconquistare l’altro, amare senza pretendere di essere amati è dono di tenerezza.
– Essere veicolo del Sacramento del Matrimonio, contagio della presenza di Dio, aprirsi agli altri come Lui ci insegna, é diventare… “UN CUORE SOLO”.
Francesco e Patrizia
per il gruppo sposi di Misano