Non sono “libri da muro”, come quelli editati da Guaraldi, una delle innumerevoli “invenzioni” del vulcanico editore riminese. Ma un po’ libri, un po’ poster, gli almanacchi assolvono a più funzioni. Sono comodi, perché con uno sguardo permettono di scorrere l’anno in tempi rapidissimi. Sono utili, perché “regalano” date e scadenze. Sono fedeli, perché fanno compagnia ma senza essere invadenti.
I calendari sono tutte queste cose ma spesso pure veri volumi da sfogliare alle pareti. Artistici o per solidarietà, storici, fotografici o goliardici, i “lunari” sono una tradizione (anche se in flessione, purtroppo) che regala dodici mesi da leggere e guardare, una pagina dopo l’altra. In provincia esistono vere e proprie collane e prodotti meritevoli.
Dodici mesi di poesia
La Romagna dei Romagna è il nuovo calendario della tipografia Baiardi di San Mauro Pascoli. I Baiardi tipografi hanno 60 anni di storia, col passare del tempo questa “officina delle immagini e delle parole” si è evoluta ma Giancarlo e Roberto proseguono la tradizione avviata dal babbo Dante e dallo zio Lazzaro. Da tre anni insieme agli amici Vittorio Belli e Fabio Molari (sindaco di Montiano, nonché poeta e scrittore), i fratelli Baiardi danno alle stampe un calendario dedicato alla Romagna, alla sua storia, ai suoi borghi. Quello 2021 regala i bei disegni di Vittorio Belli che accompagnano poesie in italiano e in dialetto dei poeti romagnoli più importanti: Tonino Guerra, ritratto davanti alla sua casa a Pennabilli e una poesia dedicata al fiume Marecchia; Tolmino Baldassarri; Padre Venanzio Reali di Ville Montetiffi di Sogliano a marzo; Alfredo Panzini di Bellaria ad agosto; la santarcangiolese Giuliana Rocchi (ottobre) e Giovanni Pascoli per concludere.
Un po’ di storia
Per il quarto anno arriva il calendario E’ Calandaèri de mi Paiòis Samaèvar 2021 in dialetto di San Mauro Pascoli. A realizzarlo Mauro Rossi, Giuseppe Casadei e Giorgio Zicchetti, in collaborazione con il centro sociale anziani “I Sempra Zovan” e il suo presidente Primo Alessandri, con il Bar Nuovo della famiglia Domeniconi e il fotografo Tommaso D’Acquino: “Prima abbiamo selezionato e scelto 43 fotografie da pubblicare, che vanno dagli anni ’30 agli anni ’80. Scelte anche le poesie dei poeti dialettali sammauresi, Guglielmo Mino Giovagnoli, Nello Canducci, Gianfranco Miro Gori, Primo Alessandri, e don Benito Montemaggi”. I tre ideatori del calendario sammaurese impiegheranno l’incasso per opere per abbellire il paese.
La banca e il creato
Si intitola Custodi del creato il calendario 2021 di RomagnaBanca (Savignano e Bellaria-Igea Marina).
L’almanacco è dedicato a coloro che insegnano con l’esempio a coltivare e custodire il Creato.
Testimonial dodici personaggi noti al grande pubblico. Tra questi: Mario Calabresi, giornalista e scrittore, e Davide Cassani, ex ciclista, Ct della Nazionale di Ciclismo e presidente Apt Emilia Romagna.
Classici e curati
Il Comitato di Valliano ha pubblicato 2021 Valliano: 40 anni di noi, molto curato nelle foto. I nomi degli autori non sono indicati ma Giancarlo Frisoni ha scritto i testi e le brevi poesie che accompagnano ogni mese.
Le note riportano notizie circa il comitato che da 40 anni organizza la festa del 15 agosto; riproduce foto del santuario di Santa Maria Succurrente in varie stagioni; immagini di cerimonie religiose ma anche di edizioni passate della festa; foto di quadri, statue e affreschi del ’400; oggetti sacri e del museo della civiltà contadina ospitato nella ex canonica. Il calendario si può recuperare presso il santuario-museo, il ricavato sarà utilizzato per autofinanziamento del comitato.
Di stampo classico ma ben curati e interessanti sono anche i Calendari in dialetto di Rimini e di San Marino realizzati dalla modenese Sigem, che da anni si dedica a queste produzioni.
Maestri… da muro
Gabriele Maestri ha preso il testimone dal padre Tino dell’omonima tipografia riccionese, che per anni ha pubblicato calendari con foto storiche. Il lunario 2021 regala inedite immagini di Riccione e dintorni (a colori), dedicate in buona parte alle persone di spicco scomparse l’anno scorso nella Perla Verde. Si parte con un’alba in spiaggia e il numero 10 stampato su un giubbotto della figura in controluce, per passare poi alle vele delle barche in porto, addobbate con luci natalizie e un omaggio a Osvaldo Petris. Il tramonto di marzo porta con sé un saluto al dottor Luciano Melucci, la distesa del mare col promontorio di Gabicce in aprile è dedicata a Roberto Casadei (autore di tante poesie in dialetto). In un panorama con il cielo tinto di blu intenso è “scolpita” la dedica a papà Tino, scomparso nel 2014, mentre i girasoli ricordano la mamma Anna Maria. Uno scatto ricorda il noto ristoratore Fausto Tonti e Carmelo Caniglia, primo papà dei delfini di Riccione. Non poteva mancare il saluto a don Giorgio Dell’Ospedale.
Zimbabwe, stiamo arrivando
I ragazzi avevano già il biglietto aereo in mano, purtroppo la pandemia ha fatto saltare il viaggio-esperienza in Zimbabwe degli studenti riminesi. Il gruppo non si è mai scoraggiato e ha riprogrammato il viaggio per luglio prossimo, dopo l’esame di maturità, e sempre in collaborazione con la Maestre pie. A sostegno del progetto di volontariato e in concidenza dei 20 anni dall’inizio dell’attività di volontariato al Liceo Einstein, è stato realizzato il calendario Tiri Kuuya Zimbabwe, Stiamo arrivando Zimbabwe: fotogrammi e racconti di esperienze davvero speciali che hanno segnato la vita di tante persone.
Paolo Guiducci
(Hanno collaborato Maurizio Casadei, Nives Concolino, Ermanno Pasolini)