IL PROGETTO. Realizzato da sette associazioni dei Distretti di Rimini, Riccione e Rubicone
Si è concluso lo scorso 30 giugno il progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e nato con lo scopo di promuovere attività solidaristiche per contrastare lo spreco e il recupero alimentare.
La rete progettuale ha visto lavorare insieme sette associazioni operanti sui tre Distretti socio-sanitari (Rubicone, Rimini e Riccione): associazione Caritas San Pio V Odv, associazione Madonna del Mare Odv, Caritas Rimini Odv, associazione Teambota Odv, associazione Amici di Don Baronio, Confraternita di Misericordia di Valconca Odv, Homo Viator Aps.
“Accanto al potenziamento della produzione dei pasti all’interno delle mense presenti sui 3 comuni (Rimini, Riccione e Cattolica) e all’ampliamento dell’apertura del refettorio Solidale del Rubicone da uno a quattro giorni alla settimana – spiega Antonella Mancuso che ha coordinato il progetto per conto del capofila Caritas Rimini – gli obiettivi del progetto hanno riguardato soprattutto l’area del recupero alimentare e dell’educazione alimentare. Tutte le associazioni hanno lavorato sia per consolidare la rete informale di aziende già esistente che donano alimenti sia per sensibilizzarne di nuove e i prodotti donati sono stati utilizzati per incrementare il servizio delle mense e i pacchi viveri”.
La raccolta settimanale dei prodotti è stata gestita dai volontari che, coordinati dal responsabile della logistica, è stata poi consegnata entro 24-48 ore al beneficiario finale. È stata anche promossa una mirata campagna di sensibilizzazione alla buona e corretta alimentazione, sostenuta dalla dietista Vittoria Salvatori che ha collaborato con la rete progettuale: attraverso i social sono state diffuse le varie categorie di alimenti, presentate mese per mese e accompagnate da grafica coordinata e uniforme. La nutrizionista è rimasta a disposizione qualora fossero arrivate, presso i Centri d’Ascolto, persone con particolari situazioni che necessitassero di accompagnamento e sostegno per una corretta alimentazione. All’interno della rete, l’associazione Homo Viator si è impegnata nella comunicazione e nella sensibilizzazione alla lotta contro lo spreco alimentare nel territorio del Rubicone, attraverso visite alle aziende e attività del territorio che lavorano nel settore alimentare. In particolare, i volontari dell’associazione, hanno cercato di rendere partecipe queste realtà alle richieste che provenivano dalle Caritas di zona, per poter far fronte alla creazione dei pacchi viveri per le persone che si rivolgono costantemente ai Centri di ascolto delle Caritas. Così panifici, diversi bar e il mercato della frutta del territorio hanno donato le eccedenze sia per la mensa sia per i pacchi contenenti derrate alimentari che vengono consegnati agli utenti Caritas una volta al mese.
La campagna di sensibilizzazione si è rivolta anche ai ristoranti che hanno promosso iniziative a favore della mensa, come quella del Pasto sospeso. Inoltre, rivolgendosi alla Gdo (Grande Distribuzione Organizzata), sono riusciti ad avere un contatto con l’Iper La grande I di Savignano sul Rubicone, per il recupero dell’ortofrutta due volte a settimana.
In Valconca, i volontari della Confraternita di Misericordia, si sono occupati di distribuire pasti e pacchi viveri alle famiglie del territorio che ne hanno fatto richiesta, anche attraverso gli sportelli sociali distrettuali. 3.647 i beneficiari totali delle azioni progettuali sopra descritte, 119.956 pasti erogati e 2905 pacchi viveri distribuiti!
“Lavorare in rete, dove ognuno mette in campo le proprie competenze e le proprie forze – continua Antonella – ha notevolmente aumentato i benefici derivanti dalle azioni progettuali, aiutando anche le aziende ad azzerare le eccedenze. Il suricato, piccolo animale che ha animato la grafica del nostro progetto, ha davvero una testa ampia, degli occhi grandi e un muso appuntito: niente gli sfugge ed è un animale molto socievole… e noi? Che utilizzo scegliamo di fare della nostra testa, di fronte a questa tematica così importante? Tanto altro ancora si può fare, con azioni che partono dal nostro quotidiano”.