Teatro che vince non si cambia. Dopo un anno di soddisfazioni, torna la Fondazione Teatro CorTe, con una nuova, ricchissima stagione teatrale. “I numeri positivi della stagione passata, la prima della Fondazione CorTe, non possono che renderci orgogliosi del successo ottenuto”, esordisce Carlo Giunchi, direttore della Fondazione. Dati alla mano, infatti, questo contenitore culturale gestito in autonomia, l’anno scorso ha proposto 63 spettacoli, di cui 48 organizzati dalla Fondazione stessa, a cui hanno assistito, in totale, 6.097 spettatori. La media è stata di quasi 100 presenze a spettacolo, su una capienza di 200 posti, con una percentuale di riempimento posti del 50.8%. L’incasso totale è giunto a 25.507 euro, una cifra che ha coperto il 54% del cachet. “I dati riportati attestano un andamento positivo del primo anno di attività, e collocano il teatro di CorTe ai primi posti della graduatoria nazionale per presenze ed incassi relativamente alle strutture di analoghe dimensioni – prosegue Giunchi – e al tempo stesso costituiscono un’ottima premessa per la nuova stagione, che si presenta ricca di novità.” E, infatti, alla CorTe di Coriano si è riaperto il sipario venerdì 22 ottobre con un nuovo cartellone di spettacoli e eventi, in programma fino a dicembre 2010. In scena la prosa impegnata, ma anche divertente e capace di far sorridere. Al nastro di partenza lo spettacolo Oibò sono morto de I teatri del Sacro. Si prosegue venerdì 6 novembre con Biciclette del Teatro Impiria, una favola contemporanea raccontata attraverso una commedia musicale e tratta dal fortunato romanzo dello scrittore riminese Michele Marziani Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta. “Uno spettacolo leggero su un broker finanziario che molla tutto per mettersi a fare il meccanico” anticipa lo scrittore. Sullo stesso filone il cantautore Max Paiella arriverà il 12 novembre con Serenate coniglie. Il 20 novembre Diego Parassole, noto comico televisivo, propone Che Dio ce la mandi buona, spunti paradossali sul nostro stile di vita. Seguiranno il 4 e 5 dicembre, Cosa c’entrano i capodogli? della Compagnia dei Ciarlatani e Mara Persegona: un incontro tra amici che discutono sui temi ambientali in maniera spiritosa. E infine, la rassegna si chiuderà con Ivano Marescotti in Linguaza. L’uomo è ciò che mangia. Quest’ultimo appuntamento, che rappresenta anche il primo incontro della rassegna di teatro dialettale di CorTe, sarà l’occasione per festeggiare, il 28 dicembre, il secondo compleanno della Fondazione corianese. Ad arricchire il cartellone, Coriano ospiterà alcune prime nazionali musicali, di bravi artisti del territorio: da Francesca Romana, che presenterà il suo nuovo disco Lo specchio a Giorgio Santi, con lo spettacolo musicale Grand Tour de l’Italy E poi Imperfect Love dei BellaVista e Le Bestie Feroci di e con Sergio Casabianca e Marco Moretti.
E gli appuntamenti di CorTe non finiscono qui. Proseguiranno, infatti, i laboratori teatrali e dialettali, con insegnanti d’eccezione, come Nikolaj Karpov, Francesco Gabellini e il Teatro Officina Zimmermann. Due le mostre: una, Portfolio, di foto, a cura di Spazio Fotografico, e una di pitture, Antologica, di Giuseppe Gasperi.
I biglietti per gli spettacoli hanno un costo di 10 euro per la galleria e 12 euro per la platea. Anche quest’anno i fedelissimi potranno usufruire dell’abbonamento “Ridotto Corte”: si ottiene una riduzione, se ci si presenta con il ticket dello spettacolo precedente.
Genny Bronzetti