Maria Luisa Stoppioni (nella foto), storica direttrice del Museo della Regina e colonna della cultura cattolichina per quasi 25 anni, va in pensione. Una figura di riferimento che lascia un’eredità importante e che offre anche alcuni spunti di riflessione per il futuro turistico della Regina. “Sono a Cattolica dal 1996 e la nascita del museo nel 2000 è stata davvero una tappa fondamentale nella mia carriera professionale. Un museo che viaggia ad una media di circa 8mila visitatori all’anno e collabora con circa 150 classi di scuole del circondario e non solo. E può crescere ancora”.
La Stoppioni fissa poi la rotta per chi le succederà.
“Credo che si debba puntare alle 10mila presenze annuali in una struttura come questa che ha tantissime proposte culturali e moltissimo da offrire ad un pubblico di tutte le età”.
Tanti gli aneddoti, ma anche le scoperte di questi anni, davvero ricchi di soddisfazioni e sorprese a volte anche uniche.
“Vorrei ricordare gli scavi in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna con la scoperta, nel 1996, di un pozzo romano. Quelli tra il 2000 e il 2010 nell’area Pritelli, con due scavi estensivi (2004 e 2010) che hanno permesso di allargare la conoscenza e la planimetria delle strutture già scoperte negli anni ’60 nella ex piazza del Mercato Ortofrutticolo, famosa per gli storici scavi romani di Cattolica. E poi gli scavi più importanti, quelli del 2004: si stava lavorando per il nuovo porto quando è riaffiorata una vera e propria discarica di anfore romane e di ceramiche risalenti al III secolo a.C. Inoltre va ricordato lo scavo al VGS (2007-2009) con la scoperta di un villaggio del Bronzo Antico e Medio (2000-1700 a.C.) che ha dato nuova luce a tutta la storia di Cattolica e del suo insediamento e, infine, mi piace sottolineare le scuole di restauro della ceramica (in collaborazione con IBACN, Università di Bologna, Soprintendenza) e i corsi di Archeologia e Storia Navale che abbiamo tenuto dal 1995 al 2006. Davvero tante soddisfazioni”.
Infine uno sguardo verso il futuro di Cattolica e del suo turismo culturale.
“Mare ed entroterra possono davvero funzionare bene insieme. Ogni estate abbiamo ricevuto complimenti e richieste da decine di turisti che amano la spiaggia, ma anche la cultura, e dunque il nostro museo, e il nostro splendido entroterra con le sue ricchezze, i suoi piccoli borghi (Mondaino, Saludecio, Montefiore) e le sue risorse artistiche, sono davvero un patrimonio eccezionale. Ci si deve credere tutti insieme, perché il turismo sole e mare non basta più”.
Prima di andare in pensione, Maria Luisa Stoppioni ha preparato un’altra iniziativa degna di lode.
“Stiamo allestendo uno splendido week end di storia, cultura e arte con numerosi esperti e artisti per l’1 e il 2 dicembre. Sarà una sorta di saluto da parte mia a Cattolica e al suo museo”.
Luca Pizzagalli