Il turismo è il caleidoscopio magico attraverso cui la città di Rimini si è quasi perennemente palesata al resto del mondo. Sole, mare, spiaggia, divertimento, una buona e importante dose di storia, con una guarnizione di innovazione, voglia di rimboccarsi le maniche e coraggio. Proprio a questa sua indole colma di servizi, attenzioni e attrazioni è stato dedicato, il 4 ottobre, il convegno – moderato dal giornalista Giorgio Tonelli – dal titolo ‘Turismo a Rimini: riflessioni e proposte per nuovi orizzonti’ presso l’istituto tecnico Marco Polo, che da anni forma nuove figure professionali per questo specifico settore. Una tavola rotonda, con tanti relatori ed ospiti che si sono interrogati sul bilancio della stagione estiva appena conclusa e sulle possibili proposte di miglioramento per il futuro.
“Voglio essere positiva e di stimolo. – esordisce prendendo la parola l’assessore dell’Urbanistica del Comune di Rimini Roberta Frisoni – Prendiamo ad esempio ciò che è successo a fine anni ’80, con le mucillaggini che avevano ricoperto il nostro mare rendendo impossibile fare il bagno per i cittadini come per i turisti. All’epoca, chi di dovere, è riuscito a rimboccarsi le maniche: si è deciso di destagionalizzare. Ecco dunque gli investimenti nella Fiera, nel Palacongressi. Guardiamoci ora. Pensiamo all’aeroporto, al nuovo Parco del Mare, alle restaurazioni, agli interventi in centro storico. A breve, inoltre, sarà possibile raggiungere Milano in meno di 2 ore e questo cambierà radicalmente le prospettive e le occasioni di lavoro”.
Certamente il commento positivo dell’assessore ha confermato quanto, anche in tempi di crisi e difficoltà, la città abbia saputo giocare le sue carte, non senza qualche difficoltà. Rispetto ai bilanci della stagione appena conclusa, tuttavia… vi è qualche remora ai festeggiamenti.
“Com’è andata? Diciamo che non è stata una stagione scintillante. – sospira Stefano Bonini, Presidente di Visit Rimini – Dopo i primi quattro mesi del 2023 le aspettative degli operatori del sistema erano quelle di una stagione che avrebbe battuto a mani basse i record 2018-2019, quando però è arrivata l’alluvione a maggio… l’umore è radicalmente cambiato”.
Gli fanno eco subito le parole di Gianni Indino, Presidente Confcommercio Rimini, il quale ha provato anche a dare qualche motivazione: “È stata un’estate a luci ed ombre. Abbiamo avuto dei momenti di difficoltà come lo schizzare dei prezzi, un’inflazione che ha raggiunto il 10%, ma con sempre bassi sia il potere d’acquisto che gli stipendi dei cittadini… Tuttavia i ristoranti, le discoteche, i bar hanno lavorato”.
Mauro Santinato – presidente Team Work – con tono ironico e polemico, ha concretato che non si può assolutamente far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra: “I numeri se li ‘stressi’ alla fine ti diranno ciò che vuoi sentire… quindi inutile cercare di capirli. Ciò che è importante è il futuro. – e ha continuato criticando il comportamento di qualche bagnino – C’era bisogno proprio il 15 settembre di lavare già le brandine, sistemare e chiudere tutto? Il 2 di ottobre già ci sono le dune sulla spiaggia…”. E, a proposito dei numerosi alberghi dismessi in città, propone: “Necessario istituire un tavolo di confronto per definire il futuro delle numerose strutture marginali chiuse per trovare una soluzione in grado di rimettere in moto gli investimenti; consentire alle piccole strutture chiuse da più di 5 anni, con meno di 600mq di superficie il cambio di destinazione d’uso; premiare in modo significativo chi investe nel settore alberghiero”.
“C’è chi dice -10, chi +3, altri -25, e ancora +7: ho sentito di tutto. – ironizza Giovannino Montanari, presidente Fiavet Rimini – Io penso semplicemente che… poteva andare anche peggio”. Dello stesso avviso anche Nicola De Pizzo, Brand Manager TTG: “Per quanto riguarda il turismo fieristico possiamo affermare con sicurezza che il 2019 è un fantasma che non aleggia più sulle nostre teste. Stiamo assumendo il ruolo di leader assoluto per il settore… senza falsa modestia, abbiamo superato anche la Fiera di Milano: è lei che è nostra follower”.
Si è inoltre parlato di calo del turismo nazionale, come sottolineano Maurizio Ermeti (Responsabile piano strategico e nuovo presidente di Ieg) e Patrizia Rinaldis (Presidente Associazioni Albergatori Rimini), ma anche di una conferma e di un aumento di quello straniero. Mauro Vanni, numero uno del Sindacato Balneari Confartigianato, suggerisce di distinguere numero di presenze turistiche e numero di fatturati: “Curare di più la qualità economica dei nostri servizi, piuttosto che la quantità”, il suo appello.
Quali le proposte e i suggerimenti per un ulteriore miglioramento? Sembra che gli ospiti al convegno concordino sul concetto di unire le forze e collaborare. Ognuno deve fare la sua parte, perché come spiegato dalla Rinaldis “oggi quello che fa la differenza sono le persone. Bisogna organizzare una buona accoglienza, presentare sempre più servizi e perfezionare quelli già presenti. Dobbiamo ricordarci che insieme rappresentiamo il 60% del Pil del nostro territorio. Ognuno di noi è responsabile di un pezzo della nostra economia”. E conclude: “Se la stagione sia andata bene o male non è così importante, dobbiamo considerare questo momento un punto di partenza per vedere cosa abbiamo sbagliato e cosa possiamo fare in merito”.