Turismo – Quanto è competitivo il territorio riminese rispetto alle altre mete internazionali dell’industria vacanziera? Perché i pernottamenti sono gli stessi di vent’anni fa e non tengono il passo con la forte crescita verificatasi a livello mondiale negli ultimi anni? La risposta nel libro Turismo 2030. Il sistema Rimini nella competizione globale (edizioni ilPonte), seconda pubblicazione del mensile TRE – TuttoRomagnaEconomia a firma del suo direttore Primo Silvestri . Presentazione giovedì 11 gennaio, alle ore 15, presso la sede di Innovation Square (Palazzo Buonadrata, Corso D’Augusto 62, Rimini).
Il turismo è stato e resta una componente importante della nostra economia. Per la provincia di Rimini e per l’intera Romagna. I suoi numeri – 3 milioni e mezzo di arrivi e circa 16 milioni di pernottamenti, a fine 2016 – testimoniano un movimento importante. Ma escluso gli arrivi, che sono cresciuti, i pernottamenti restano, pur con alti e bassi, grosso modo gli stessi dell’anno Duemila. Lo stesso si può dire del turismo estero, segnalato già in difficoltà alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Una situazione, la stabilità dei pernottamenti, che coinvolge, senza eccezioni, tutti i comuni della riviera, con qualche segnale di leggero regresso per il capoluogo. Non tocca migliore sorte al turismo dell’Emilia Romagna, di cui la provincia di Rimini è parte essenziale, visto che in riviera si fanno i quattro quinti dei pernottamenti regionali.
Eppure nel mondo, in questo stesso periodo, il turismo è cresciuto a ritmi sostenuti: da 674 milioni di arrivi internazionali nel 2000 a 1,2 miliardi nel 2016. Praticamente un raddoppio.
Se non è quindi la domanda a mancare, visto l’ingresso di tanti nuovi viaggiatori nel mercato, come mai il nostro turismo non tiene il passo con la crescita mondiale? Questa è la domanda alla quale il nuovo libro di TRE – TuttoRomagnaEconomia Turismo 2030. Il sistema Rimini nella competizione globale (edizioni ilPonte) cerca di dare una risposta. Un contributo alla riflessione di medio-lungo periodo per rimediare ai punti deboli e non perdere altre opportunità. Che vuol dire produzione di ricchezza, reddito e posti di lavoro.
“Per farlo – sottolinea l’autore del libro e direttore di TRE Primo Silvestri – abbiamo voluto fare dei confronti con chi oggi è al primo posto nel mondo per competitività nel turismo: la Spagna. Il libro contiene, infatti, un confronto tra la Spagna e l’Italia, e a seguire tra la Catalogna e l’Emilia Romagna. Prima di scendere alla scala locale: l’industria turistica in provincia di Rimini. Nel confronto si tracciano i punti forti dei primi e quelli deboli dei secondi. Che sono diversi. Dagli investimenti, pubblici e privati, alla dimensione media delle strutture ricettive, dall’innovazione dei processi e dei prodotti, ai collegamenti di medio-lunga percorrenza, fino alle strategie di comunicazione”.
Il risultato di queste differenze? “Il turismo spagnolo e catalano riesce a catturare meglio i nuovi viaggiatori mondiali e di conseguenza cresce molto più di quello italiano, emiliano romagnolo e riminese” spiega Silvestri. “Con presenze estere che sono, in Spagna e Catalogna, circa tre volte quelle regionali e locali. Presenze estere che continuano a scegliere di preferenza le zone costiere: in Spagna più del doppio dell’Italia, nonostante una disponibilità di posti letto costieri quasi simile”.
Alla presentazione del libro, giovedì 11 gennaio, ore 15, presso Innovation Square (C.so d’Augusto 62 – Rimini) interverranno oltre all’autore:
Paolo Audino, International Development Director di Italian Exhibition Group
Francesco Maria Barbini, Centro studi avanzati sul turismo, docente Università di Rimini
Bonfiglio Mariotti, Amministratore Delegato Bluenext
Giovannino Montanari, Presidente Montanari Tour
Emma Petitti, Assessore al bilancio della Regione Emilia Romagna
Mauro Santinato, Presidente Teamwork