I libri non fanno miracoli. Possono divertire, emozionare, far riflettere ma rimangono di questo mondo mentre i miracoli no: forse, la cosa più interessante che possono fare è quella di azzerare le distanze, di far avere la sensazione di essere dentro la storia. Tutto questo è stupefacente tanto più se avviene in giovane età, quando, si scoprono nei libri storie di altri mondi o racconti di ordinaria quotidianità che fungono da specchio.
Nasce a Rimini l’appuntamento unico “Mare di libri” che si svolgerà dal 12 al 14 giugno tra le sale di presentazione del centro storico. È un festival dei ragazzi che leggono – così è la dicitura dell’iniziativa -, di quel pubblico spesso sfruttato fino al midollo da editori fin troppo pragmatici e scrittori con la fame di successo che ragionano secondo il “basta dare agli adolescenti quello che vogliono”. Ma cos’è che vogliono davvero? Essendo un target commerciale è facile rintracciare nei loro gusti il Moccia del momento o la saga più avvincente. In tutto ciò non c’è nulla di male se non il fatto che c’è dell’altro, tanto altro che non conoscono e che gli stessi adulti non propongono o non fanno scoprire. In fondo è questo ciò che il festival si propone di fare: far riemergere il piacere della lettura anche per ciò che inizialmente non si conosce e soprattutto accorciare le distanze tra lettore e scrittore.
Impresa, questa, assai ambiziosa per gli ideatori dell’intero progetto, che prima di lanciare questa kermesse, hanno avuto la temerarietà di aprire una libreria per ragazzi a Rimini. Viale dei Ciliegi 17 non è solo un luogo di vendita dei libri ma uno spazio dove fare cultura ed educare i più piccoli: in questo senso l’esperimento ha funzionato. Così Alice Bigli, la titolare, ha pensato bene di allargare le mura della sua libreria nelle sale della città organizzando tre giorni di appuntamenti con autori e scrittori di alto livello come Andrea Valente, Annida Thor, le riminesi Lia Celi e Daniela Donati, Lucia Troisi, Nicolò Ammaniti e tanti altri tra i quali due emergenti che stanno ricevendo ottime critiche dalle maggiori testate nazionali: si tratta dell’esordiente Christian Frascella con il libro Mia Sorella è una foca monaca, edito da Fazi e di Marco Archetti che già maturo di tre pubblicazioni per la Feltrinelli presenterà al festival il suo nuovo e “illuminante” libro – per chi dice di avere letto già il primo capitolo – Gli asini volano alto. Tra gli incontri testimonianza ci saranno Shlomo Venezia, deportato ad Auschwitz e uno dei pochi sopravvissuti delle Sonderkommando e Rita Borsellino sorella del magistrato Paolo Borsellino ucciso dalla mafia nel 1992. L’organizzatrice sottolinea: “Già l’anno scorso abbiamo notato come incontri dove si affrontano problematiche di un certo spessore come ad esempio la mafia, bullismo ecc… hanno un riscontro maggiore tra gli adolescenti. Per questo motivo vorrei smentire le solite dicerie sui ragazzi disinteressati o non attenti alla lettura”. In questo festival gli stessi giovani non hanno solo il ruolo di pubblico ma anche di volontari. “L’anno scorso circa quaranta studenti-volontari delle scuole superiori ci hanno aiutato nell’organizzazione d’incontri, nella vendita dei libri e in tutte quelle attività che consentissero la riuscita dell’evento. Quest’anno speriamo di rifare il bis”.
Marzia Caserio