Dopo aver presentato e messo in guardia dalle truffe che prevedono un contatto “fisico”, in questo numero parliamo dei raggiri consumati via web o via telefono.
Attenzione a non cadere nella… Rete. Il commercio elettronico e l’attività di pubblicizzazione di merci e business su internet sta offrendo delle possibilità di sviluppo notevoli per molte aziende e costituisce una grossa comodità per i consumatori. La Rete, però, rappresenta anche un’opportunità per truffatori di vario genere e livello. Si moltiplicano, infatti, le truffe ai danni degli utenti di internet perpetrate attraverso messaggi di posta elettronica. Si tratta in realtà di reati che sottraggono ai singoli utenti generalmente delle piccole cifre, ma attraverso la loro diffusione capillare sono in grado di fornire grossi proventi per il truffatore. Dalle finte vendite all’asta, all’offerta di servizi gratis che poi si rivelano a pagamento, alla “cattura” di dati sensibili. Proprio quello capitato a Isabella Santini, 54 anni, di Rimini.
“Una mattina scaricando la posta – ricorda – mi sono trovata una mail di CartaSì. L’indirizzo da cui arrivava era titolari@cartasi.it e nell’oggetto si parlava di effettuare un aggiornamento dei dati”.
Isabella apre la mail e trova un messaggio: «Gentile titolare, CartaSi svolge una costante azione di monitoraggio a fronte di utilizzi fraudolenti. A fronte di tale azione si rende pertanto necessario istituire blocchi temporanei all’utilizzo della tua CartaSi. Per mantenere attiva la tua carta si prega di aggiornare le tue informazioni. Si prega di fare clic sul link del sito cartasi qui sotto per fare l’aggiornamento dei dati. Grazie per aver utilizzato i nostri servizi online».
Clicca sull’indirizzo e viene mandata su un perfetto clone della home page di CartaSi con tanto di form di login dove, sbagliando, lascia i suoi dati.
“Purtroppo li hanno utilizzati per rubarmi del denaro, non tanto fortunatamente”.
Cosa fare. Diffidate sempre di questo tipo di e-mail e possibilmente cancellatele subito dal vostro computer. Evitate in ogni caso di cliccare su link o pulsanti contenuti nel testo di queste e-mail che, oltre che siti fraudolenti, potrebbero aprire pagine contenenti malware e codici malevoli.
La cornetta che scotta. Altra truffa molto utilizzata è quella telefonica. Spesso l’utente viene contattato da un sms nel quale si legge che si è vinto un premio importante, ma che per ritirarlo bisogna prima chiamare un fantomatico numero e lasciare i propri dati. In realtà, lasciando nome e cognome, ci si iscrive a veri e propri abbonamenti. Altro raggiro è quello di far contattare all’utente un numero ad elevato costo. Una volta queste utenze, gli 899 per capirci, erano facili da individuare, ora sono molto simili ai numeri verdi e possono facilmente trarre in inganno.
Ecco perché il consiglio è quello di diffidare sempre quando non si è certi di chi c’è dall’altra parte.
Francesco Barone