Il pontile che l’amministrazione comunale vuole costruire in mare davanti a piazzale Roma creerà delle buche intorno ai pali che sosterranno la passerella e la piattaforma con ristorante, ma non provocherà alcuna erosione sulla battigia. Lo sostiene il professor Alberto Lamberti, docente di Idraulica all’Università di Bologna, incaricato dal Comune di studiare gli effetti di quest’opera. Studio pagato dal Consorzio Ravennate, ditta proponente. Dalla Capitaneria di porto di Riccione arriva, intanto, la conferma che il corridoio interessato all’intervento, lungo tutto il pontile e per una larghezza di venti metri dovrà essere interdetto alla balneazione. Crescono così le perplessità e i no verso l’opera soprattutto tra le categorie economiche e l’opposizione, ma c’è chi cassa la passeggiata in mare anche in maggioranza.
La posizione di Lamberti
“L’unico effetto sistematico sulla battigia – sostiene il professore – sarà un piccolo avanzamento della spiaggia, di circa due/tre metri, alla radice dello stesso pontile. Le fluttuazioni continueranno a esserci in futuro come oggi. In qualche punto la spiaggia potrà tornare indietro, ma questi movimenti non si potranno interpretare come effetto di quest’opera”. E aggiunge: “Attorno al palo può verificarsi una certa erosione. Ho fatto questa segnalazione, affinché non si facesse un affidamento eccessivo sull’effetto di contenimento del suolo attorno al palo e affinché questo venga un po’ sovradimensionato”. Quindi spiega meglio: “È vero, attorno si crea una piccola erosione, larga tanto quanto il palo. Si tratta di un anello largo all’incirca come il diametro dello stesso palo che è di 60 centimetri. Sarà percepibile per una zona da 60 centimetri a un metro”. Per Lamberti, “visto che la tecnica non fornisce dati esatti, è bene dare un’indicazione cautelativa, necessaria nella costruzione”. Al di là della sua posizione Lamberti dice di essere pronto a confrontarsi con il professor Mancinelli dell’Università di Ancona, che secondo lo studio commissionato dalla Cooperativa bagnini, sostiene un’altra posizione.
Il divieto di balneazione
Il bagno interdetto in pieno centro, nel punto più “pregiato” della spiaggia di Riccione, è ciò che irrita maggiormente i bagnini. A confermare la notizia, la scorsa settimana nella sala consiliare, alla presenza di politici e rappresentanti delle categorie economiche, è stato Saverio Trani, comandante della Capitaneria di porto di Riccione. “Il minimo opportuno per il divieto – conferma – sono 5 metri a destra e 5 a sinistra dalla passerella. Quindi una ventina di metri in tutto. Si tratta di un corridoio ampio come quello dei kite surf. A Riccione ce ne sono già quattro/cinque. Il divieto è opportuno per motivi di sicurezza. Non servono recinzioni, perché ci sono i cartelli e il servizio di salvataggio”.
I pali in numeri
Quelli previsti (i pali) sono 63. Di questi 21 sostengono la passerella e 45 la piattaforma con bar ristorante che misura 65 per 30 metri. I primi tre pali paralleli, s’incontrano a 25 metri dalla battigia, dove la passerella che si allunga in mare per 72 metri, dai 6 metri di larghezza (tanto misura quando parte dal palco), si allarga fino a 12. Da quel punto sotto la passerella, i pali si susseguono ogni 12 metri, sempre su triplice file con uno spazio intermedio di 4 metri e mezzo. Proprio per alleggerire il problema delle buche, il Consorzio Ravennate, promotore dell’opera, in accordo con il dirigente dei Lavori pubblici, Ivo Castellani, è disposto a diradare la maglia dei pali che, a questo punto, però, per reggere l’urto del moto ondoso, dovranno essere più robusti.
Il fronte dei “no”
L’opposizione all’opera parte dalla Cooperativa bagnini, sostenuta da altre categorie. Il presidente Enzo Manzi, teme l’erosione sulla battigia confermata dal tecnico di parte, ma anche l’impatto ambientale e la pericolosità dell’opera per i bagnanti. A proposito dei baywatch, sui quali fa affidamento il comandante Trani, Manzi risponde picche e fa sapere che la cooperativa non si assumerà la responsabilità di effettuare salvataggi, quando qualcuno s’incastra sotto il pontile.
Sulla sponda dei contrari all’intervento c’è il socialista Stelio Bossoli che siede in maggioranza, il Pdl e la Lista civica che, tramite il consigliere Lele Montanari chiede un consiglio comunale aperto con confronto tra i tecnici di parte.
Nives Concolino