Vivono a centinaia di chilometri di distanza ma per un’ora circa sono tornati a casa, grazie alla Festa di Sant’Eurosia che li ha stretti in un abbraccio quasi fisico.
Il dottor Massimo Migani, in diretta via skype dalla missione diocesana di Mutoko, Simone Paglierani di stanza al Sermig di Torino e suor Cesarina Garavelli a Loreto presenti entrambi di persona, hanno aperto la festa parrocchiale di Castelvecchio, ma soprattutto il loro cuore, venerdì 9 maggio dal palco di Sant’Eurosia 2014.
Attraverso la loro esperienza quotidiana, anche la comunità parrocchiale si è avvicinata al mondo. Perchè una cosa è certa, ha detto il dottor Migani, se la vocazione era latente da tempo nel cuore, è stata l’esperienza fatta in parrocchia (in questo caso a Castelvecchio dove il missionario riuminese ha militato attivamente come animatore dei gruppi giovani dal 2008, per alcuni anni intensi) a tradurla in una vera e propria “partenza”.
È lo stesso racconto, pare, di suor Cesarina che poco più che bambina aveva sentito la chiamata, per poi “tradurla” solo da adulta in una vera e propria scelta di vita, come sorella delle Francescane Missionarie di Assisi, di stanza a Loreto da 4 anni e partita per la via del convento nel 1996. Nel mezzo gli anni del volontariato nella comunità parrocchiale. Anche per Simone Paglierani, componente della Fraternità della Speranza presso l’Arsenale della Pace di Torino dal 1998, il trampolino di lancio è stata la comunità, questa volta degli Scout. E lo stimolo, quello di “aprirsi al mondo”, allargare gli orizzonti umani. Strada facendo, questi “inviati” cercano di cambiare il mondo e di aiutare gli altri. E qual è il bandolo della matassa, quello cui ci si aggrappa quando la distanza sembra troppa, i progetti faticosi e la solitudine “umana” fa capolino? La risposta è unanime e netta: la preghiera, appuntamento che scandisce la giornata, costante, mai mancato, anzi atteso come unico vero ristoro per la fatica.
L’intervista-incontro con i tre “missionari” è stato l’ennesimo regalo che la festa di Sant’Eurosia ha fatto alla sua comunità. Nel 2011 era approdato a Castelvecchio il Collettivo Musicale Peppino Impastato, preceduto dal collegamento telefonico con Marco Tulio Giordana, regista del film I Centopassi e Suor Carolina Gavazzo, stretta collaboratrice di Don Pino Pugliesi; nel 2012 Stefano D’Orazio, già batterista dei Pooh e oggi autore di musical di successo, era stato il testimonial per i giovani sul tema “Amore e adolescenza” e nel 2013 la dedica era andata a Giorgio Gaber sul tema ”Libertà è partecipazione” organizzata da alcuni anni da un gruppo di giovani sotto la supervisione del Parroco Don Giampaolo Bernabini. La tradizionale festa di maggio dedicata alla Santa Patrona sta diventando un piccolo polo di attrazione per la parte nord della diocesi di Rimini e apre ogni edizione ad un evento sociale e civico.
Al centro sempre il programma religioso con la celebrazione delle Cresime e delle Prime Comunioni. A contorno, oltre cento volontari che organizzano eventi vari e concerti per tre giorni consecutivi e un’area bimbi piena come le discoteche nei tempi migliori. L’appuntamento, a questo punto imperdibile, è per il prossimo anno.
Maria Elena Forti