Sabato 6 e domenica 7 aprile torna in tutta la provincia il Campo Lavoro missionario, la grande raccolta di materiali di recupero per sostenere progetti di lotta alla povertà nel sud del mondo ma anche per dare una mano a tante famiglie riminesi che non riescono ad arrivare a fine mese. Quella che si annuncia sarà l’edizione numero 39: un traguardo di non poco conto che ha ben pochi precedenti nel nostro paese come non si stanca di ripetere il nostro Vescovo (“quando lo racconto ai miei confratelli in giro per l’Italia mi fanno le meraviglie…” ha detto di recente ricorrendo a una tipica espressione riminese).
Quest’anno il Campo Lavoro si propone di finanziare sei progetti (cinque all’estero e uno in casa nostra) anche se altre destinazioni potranno aggiungersi se il risultato finale lo consentirà (l’elenco completo sul numero in questa settimana in edicola e sull’app).
L’iniziativa coinvolgerà, come sempre, l’intera Diocesi e oltre, con 170 mila sacchi distribuiti porta a porta ad altrettante famiglie e sette Centri impegnati nella raccolta: due a Rimini, più altri cinque a Riccione, Cattolica, Santarcangelo, Villa Verucchio, Bellaria.
Ricordiamo che il Campo Lavoro raccoglie indumenti, carta, metalli, scarpe, libri, giocattoli, biciclette, piccoli elettrodomestici, oggetti per la casa, batterie auto e camion. I sacchi gialli vanno utilizzati solo per indumenti e pelletteria mentre la carta andrà consegnata separatamente. Per altri oggetti rivendibili nei mercatini del Campo si consiglia di preparare scatoloni a parte, indicandone il contenuto. Causa impossibilità di smaltimento, non saranno invece ritirati mobili, materassi, vetro, televisori, frigoriferi, pneumatici, bombole del gas. Oggetti particolari e ingombranti potranno essere consegnati direttamente al più vicino centro di raccolta o se ne potrà chiedere il ritiro chiamando i numeri indicati su questa pagina.
Da ricordare infine la grande lotteria abbinata al Campo, la tradizionale vendita dei fiori e delle torte e gli affollatissimi mercatini dell’usato allestiti in tutti i Centri per la gioia degli amanti del vintage o di tutti coloro che per pochi spiccioli potranno portarsi a casa oggetti ancora in buono stato. Capi d’abbigliamento, oggetti per la casa, elettronica, libri, giocattoli, biciclette: tante biciclette in questa specie di suk dove c’è posto per tutto e per tutti. Tanto che in taluni casi è stato necessario inventarsi un’asta, con tanto di banditore, per mettere ordine all’assalto dei compratori…
A cura di Alberto Coloccioni