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Tormentini

Se vogliamo darci un po’ di autostima e fare invidia a quelli che si inventano farloccherie per metterci in cattiva luce, basta pensare al fatto che i famosi tormentoni estivi spesso e volentieri passano da noi, che sia Riccione dei Thegiornalisti o Fedez & co. che girano La dolce vita a Rimini. Poi c’è un sottobosco di artisti vari che ogni anni usa il nome o l’immagine di Rimini e della Riviera con l’ambizione di sfondare con il tormentone dell’estate. A parte che definirsi definisce ‘tormentone’ nel comunicato stampa di lancio, già è un controsenso: il tormentone lo si verifica a fine estate, non a fine giugno. E poi deve venire fuori qualcosa di davvero speciale, il tormentone non lo si costruisce a tavolino (per il brano di Elodie ci si sono messi sette autori). I The Kolors lo scorso anno ci andarono abbastanza vicino con Italodisco, ma loro stessi ci inserirono vari omaggi ai Righeira come a dire ‘i maestri sono loro’. Oggi la musica è molto più volatile e frammentata, difficile trovare il brano che resti nella memoria. E non basta neanche giocarsi il jolly Rimini/Riviera, talmente ricorrente (oggi basta un telefonino, non serve una troupe) da aver paradossalmente perso la sua carica evocativa.

Insomma fate belle canzoni estive, leggere e orecchiabili che anche di quelle c’è bisogno, ma lasciate perdere proclami tipo “la canzone dell’estate” o “il tormentone”. Ormai non ci crede più nessuno, non state a tormentarvi.