Ma guarda un po’ chi si rivede. I Muppet, le creature del compianto Jim Henson, protagonisti di una popolare serie televisiva del 1976 (e chi scorda il “Mana Mana”), poi al cinema. Ma c’è ancora posto per i Muppet? Kermit & Co. ci ridono su e sbeffeggiano chi li giudica anacronistici. In questo nuovo lungometraggio diretto da James Bobin sono in forma smagliante, con la coppia “umana” Jason Segel (anche sceneggiatore assieme a Nicholas Stoller) e Amy Adams, il cattivo Chris Cooper e la variopinta combriccola di pupazzi.
Storia alla <+cors>Blues Brothers<+testo> con spiritosi pezzi musicali, con i fratelli Gary e Walter (il primo umano, il secondo Muppet) in viaggio a Los Angeles per desiderio dell’eterna fidanzata di Gary (che attende invano la dichiarazione di matrimonio) e per accontentare Walter, fan sfegatato dei Muppet, ansioso di incontrarli. Ma i tempi sono cambiati, nessuno prova più interesse per lo show e il loro teatro è destinato a finire nelle mani di un affarista senza scrupoli. Walter spinge Kermit a ricostituire la vecchia banda e lo show dei Muppet riparte, tra le perplessità di molti produttori che ritengono i pupazzi definitivamente finiti. Ma si può scrivere “The End” ad una storia così gloriosa?
Per I Muppet, in grado di raccogliere al botteghino americano ben 87 milioni di dollari, ci penseranno i grandi a portare i piccoli al cinema promettendogli risate e fantasia. Perché con i Muppet vai sempre sul sicuro, il film è gustoso, le star si affollano per stare vicino ai mitici pupazzi (divertitevi a riconoscerle) e ai più grandi riaffiorano in mente graditissimi ricordi televisivi. Niente computer per i pupazzi, solo la grande abilità degli animatori per umanizzare al massimo creature di pelo dal cuore grande e dalla risata sempre pronta.
Cinecittà di Paolo Pagliarani