Si ricicla, sì, ma con difficoltà. Colpa forse dell’attuale sistema di raccolta. Una difficoltà che si ripercuote sulle tasse. Ad affermarlo i dati presentati la settimana scorsa a Novafeltria in un coniglio aperto ai sei comuni locali, convocati per la presentazione del progetto di gestione integrata dei rifiuti della Comunità Montana alta Valmarecchia. Nel 2007 l’ultimo posto in classifica era riservato a Sant’Agata Feltria con il 4,87%, a seguire San Leo (7,52%), Casteldelci (7,88%) e Maiolo (7,90%). La raccolta più “attiva” viene fatta a Novafeltria (13,60%), seguita da Talamello (13,05%), anche se la media totale dei sei comuni è solo del 10,64%. Pennabilli resta fuori dall’indagine perché non ha accettato il progetto: la gestione dei rifiuti da sempre sulle vette di Penna e di Billi è fatta in maniera autonoma. Per il settimo comune il metodo di raccolta che partirà a breve sarà quello dell’E-gate. Una chiave elettronica consegnata ad ogni famiglia pennese per la raccolta indifferenziata; chi meno produrrà rifiuti indifferenziati, meno pagherà.
“Con la raccolta differenziata «porta a porta» – afferma invece il presidente dell’ente montano, Lorenzo Valenti – dovremmo arrivare al 65% entro due anni. Questo sistema, munirebbe soggetti pubblici e privati di bidoncini divisi per rifiuto: dal secco, all’umido, lattine, vetro, plastica e carta”. Sia in centro che in periferia, i camion, coordinati dalla società inhouse Montefeltro Servizi, passerebbero casa per casa, secondo un calendario settimanale, per lo svuotamento dei bidoni. Toc toc, bussa il ”porta a porta”. Per una raccolta differenziata più efficace, capillare e anche meno dispendiosa. Possibile? In realtà l’indice di costo per abitante del nuovo servizio integrato si aggirerebbe intorno a 129,71 euro l’anno, due in più rispetto all’attuale sistema (127,93 euro). “Dobbiamo adattarci alle norme nazionali e europee, altrimenti avremmo un aumento costante delle tariffe locali – erca di vedere il bicchiere mezzo pieno l’assessore all’ambiente, Mauro Guerra – per non parlare dei disagi ambientali. Auspichiamo che i sei comuni deliberino e approvino il progetto entro questo mese”. Il Comune di Novafeltria delibererà per primo in consiglio, proprio in questi giorni, l’adesione al progetto al quale si è arrivati dopo 8 mesi di elaborazione dati e una simulazione gestionale ed economico-finanziaria dei tecnici del Consorzio trevigiano Priula.
Rita Celli