Da sempre è una stagione ricchissima di titoli, in grado d’invogliare a una trasferta anche chi non risiede nell’antica Repubblica. Con i suoi due teatri, il Nuovo a Dogana e il Titano nella città alta, San Marino offre un ampio ventaglio di proposte, articolate in sei differenti rassegne, per un totale di trentaquattro appuntamenti, che consentono varie combinazioni di abbonamento.
Apre il 17 ottobre Questo è il mio nome del Teatro dell’Orsa (vincitore del premio del pubblico al Festival della Resistenza) allestito con un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati: uno spettacolo destinato – ed è davvero un bel segnale – agli studenti delle superiori. Ma ci saranno altre occasioni per le scuole: Caino e Abele della Compagnia Rodisio (17 e 18 aprile) e Becco di rame del Teatro del Buratto (25), rispettivamente per i ragazzi delle medie e i bambini delle elementari.
La stagione ufficiale s’inaugura invece il 18 con Svenimenti-un vaudeville dagli atti unici, dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov: elaborazione drammaturgica di Elena Bucci – anche regista – e Marco Sgrosso, che ne sono ovviamente protagonisti. Il 22, La guerra dei Roses di Warren Adler (celebre è la versione cinematografica): interpreti di questo noir Ambra Angiolini e Matteo Cremon, per la regia di Filippo Dini.
Nell’eclettico cartellone, spazio alla danza: il 27, un classico come Giulietta e Romeo di Prokof’ev, con le coreografie di Fabrizio Monteverde, e il 10 dicembre Lo schiaccianoci, in una versione attualizzata da Massimiliano Volpini. Il 29, un originale accostamento fra Banda Osiris, Federico Taddia, giornalista di Radio24, e l’antropologo Telmo Pievani: nel Maschio inutile rifletteranno, ironicamente, sull’attuale condizione dell’uomo. Nel medesimo percorso, Microphonie, s’inserisce anche Nessuna voce dentro-Berlino millenovecentottantuno con Angela Baraldi: un tuffo in chiave musicale nel periodo precedente la caduta del muro. Con l’Ensemble Garibaldi e Una musica familiare…, che rappresenta le dinastie sammarinesi dei Capicchioni e Casadei, il 5 novembre inizia il segmento In scena a Km0, e si continua, sabato 11, con Patrizia Bollini, protagonista di una commedia dal titolo eloquente: La barbona e il pappagallo; proseguendo poi con Luchettino classic, il 19, quando Luca Regina e Tino Firmiani presenteranno i loro cavalli di battaglia di venticinque anni di attività. Se La sorella di Gesucristo di Oscar De Summa, il 24, segna un’apertura verso la sperimentazione, Neri Marcorè che il 26 legge Gomorra di Saviano (avvalendosi delle immagini del film di Garrone) appartiene al filone cinematografico, già collaudato con successo gli anni scorsi.
A parlare di Michelangelo in modo non accademico, il 3 dicembre, sarà Vittorio Sgarbi. Il 5, Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi interpretano Enigma-niente significa mai una cosa sola del drammaturgo, oggi lanciatissimo, Stefano Massini: una riflessione, oltre vent’anni dopo il 1989, su cosa era Berlino. Il 7 tocca alla coppia Ale e Franz e al loro nuovo spettacolo Tanti lati latitanti, mentre il giorno successivo la cantante Sara Jane Ghiotti rende omaggio ai compositori brasiliani con In mancanza d’aria.
L’anno nuovo inizia dalle Penne dell’orco (7 gennaio), destinato ai bambini fino ai dodici anni, seguito da un’altra favola (il 21), Viva Pinocchio!. Giovedì 11, L’amore è saltimbanco: Romeo e Giulietta rappresenta una divagazione comica sulla vicenda immortalata da Shakespeare; il 14 gennaio un’altra lettura cinematografica: questa volta Ivano Marescotti interpreta Il padrino di Mario Puzo, utilizzando il film di Coppola; mentre il 18 Filumena Marturano, la più nota commedia di Eduardo, sarà interpretata da Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, per la regia di Liliana Cavani. Il 26 la cantante Patrizia di Malta e il suo ensemble propongono Saravà, dedicato al sound brasiliano; il 10 febbraio si riderà con Maurizio Battista e i suoi Cavalli di razza, mentre il 15 il Teatro Gioco Vita presenta Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi. Il 18, Isabella Ragonese (nella foto) legge pagine dal romanzo di Khaled Hosseini, Il cacciatore di aquiloni, con il supporto del film di Marc Forster; il 21 Valentina Monetta canta Mina, a modo suo; il 25 sale in palcoscenico la compagnia di acrobati Sonics per presentare il loro Toren. Il 3 marzo uno spettacolo della compagnia FlamenQueVive, mentre Son tutte belle le mamme del mondo-Maternity blues affronta, proprio nel giorno della festa di tutte le donne, il tema della depressione post-partum. Il 13, Chi è di scena, scritto diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti; il 25, la versione teatrale del film di Monicelli Parenti serpenti, con Lello Arena. Insieme a Fabrizio Bosso (tromba) e Luciano Biondini (fisarmonica), il 16, Silvio Castiglioni sarà protagonista di un Concerto per Jack London, mentre il 28 César Brie firma la regia di Suzanne, e ancora Riccardo Castagnari, il 6 aprile, propone Lo spettacolo comincia con Carosello, dedicato ai primi vent’anni della televisione. Chiude Giovanni Vernia, domenica 8, all’insegna del divertimento con il suo show Sotto il vestito Vernia.
Giulia Vannoni