A denti stretti e con protervia anche nei primi mesi del 2016 numerosi autori e attori romagnoli riescono a proporre un ricco calendario di appuntamenti col teatro in dialetto. L’età del pubblico è sempre in aumento, così come quella degli appassionati che dedicano tempo e risorse dietro le quinte e sul palco. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a un bellissimo animale in via di estinzione, che non ne vuole sapere di scomparire del tutto e che rimane in vita grazie alle cure amorevoli di chi gli vuole bene.
Alcune rassegne sono già iniziate, altre partiranno prossimamente. Chi propone programmi ricchi in qualità e quantità, chi si accontenta di due o tre serate, chi replica in varie date la stessa commedia. Ritornano i cartelloni nei teatri più blasonati e nei saloni parrocchiali.[toggles toggles_title=”Toggles”][toggle title=”Rimini”]
La rassegna del Comune di Rimini anche quest’anno propone spettacoli di domenica e in orario pomeridiano. Il primo appuntamento è al Teatro degli Atti a partire dalle ore 16 del 14 febbraio. Si esibirà la compagnia forlivese “La Zercia”, con Ines, Ada, Ida e i su fradel, tre atti di Giorgio Tosi. Si continua il 21 febbraio con la compagnia “La Carovana” di Riccione, che porta in scena Una fameja impurtenta, di Pier Paolo Gabrielli. Il 6 marzo sarà la volta della compagnia “Jarmidied” con La prova de fug, un testo di Guido Lucchini, con la regia di Franca Deluigi e Maurizio Antolini. Il 13 marzo la compagnia “Gli Hermanos” propone Quand e nas un vec, di Giusi Canducci. Gran finale il 20 marzo col gruppo pesarese “Teatro le ombre”, sul palco con El struscion, due atti di Paolo Cappelloni. [/toggle][toggle title=”Montescudo”]
Una delle rassegne storiche è quella di Montescudo, giunta alla 23esima edizione. Sotto la direzione dell’inossidabile Gilberto Arcangeli il Teatro Rosaspina vede alternarsi diverse compagnie (da Rimini, Santarcangelo, Gambettola, Cesena, Pesaro e provincia) proponendo, con le sue undici serate, il calendario più ricco e vario. Iniziata il 9 gennaio, la rassegna continua ogni sabato fino al 19 marzo.[/toggle][toggle title=”Viserba”]
Al Teatro Edimar di Viserba la tradizionale rassegna (che ha preso il via il 16 gennaio) prosegue il 30 con la compagnia “La Carovana”, che il 13 febbraio lascia il testimone alla compagnia “La Burla”, il 27 febbraio con gli “Jarmidied”, il 5 marzo con i “Mej ch’ne gnint” di Bellariva.[/toggle][toggle title=”Bellaria-Savignano”]
Sul fronte Bellaria-Savignano fa ancora la sua parte (è il caso di dirlo…) l’esperto Mario Bassi, ideatore e curatore della rassegna “Paròli, dialetto in palcoscenico”, promossa da Romagna Est nei teatri di Bellaria e Savignano, alternativamente ogni giovedì dal 21 gennaio al 25 febbraio, con ingresso riservato a soci, clienti e loro familiari. La formula prevede una gara con giudizio riservato al pubblico: al termine di ogni rappresentazione gli spettatori esprimeranno il loro voto. La compagnia che risulterà più simpatica e divertente si aggiudicherà così “La Melagrana d’argento”, simbolo del Credito Cooperativo, che verrà consegnata durante la “Festa in Romagna” in programma l’11 marzo al Palacongressi di Bellaria Igea Marina.[/toggle][toggle title=”Montecolombo”]
A Montecolombo il teatro dialettale viene proposto all’interno della parrocchia San Giovanni Battista all’interno di una programmazione del gruppo giovani “E sarà gioia”. Dopo il monologo di Mauro Vannucci U ne menga colpa dla louna (l’autore il cui Da la mi zenta edito da ilPonte è appena stato ristampato), si prosegue il 27 e il 28 febbraio con la compagnia “Quelli della commedia” che proporrà il testo La farmacì ad turne. Si chiude il sipario il 19 marzo con Una fameja impurtenta della compagnia “La carovana”.[/toggle]
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Maria Cristina Muccioli