Prima la fideussione per l’iscrizione, poi l’addio a Luca D’Angelo e infine il ben arrivato a Marco Osio. Sono stati giorni febbrili quelli di inizio settimana per il presidente del Rimini, Biagio Amati. Il primo obiettivo da centrare era quello di recuperare i soldi per la fideussione, passo necessario per potersi iscrivere senza incappare in penalizzazioni. Punti da scontare, però, che il Rimini potrebbe avere lo stesso se il ricorso presentato dopo il deferimento non verrà accettato. Chiuso il capitolo iscrizione, il numero uno di piazzale del Popolo ha iniziato a gettare lo sguardo sul lato tecnico. La prima mossa è stata quella di incontrare Luca D’Angelo. “Luca per noi è la prima scelta” ha detto Amati ai microfoni di “Calciod’Estate”, la trasmissione di Icaro Tv. Peccato che Adrian Ricchiuti, 24 ore prima, avesse detto ai colleghi dei quotidiani (a tutti, non solo a uno) che Marco Osio lo aveva contattato chiedendogli di venirgli a dare una mano a Rimini. Ora, partendo dal presupposto che il “sindaco” non volesse aprire un ristorante sotto l’Arco d’Augusto, era scontato che chiedesse al gaucho di vestire nuovamente la casacca biancorossa. La riflessione sporge spontanea: o Osio è impazzito, parlando da futuro allenatore del Rimini anche se non ne aveva le credenziali, oppure qualcuno gli ha fatto delle promesse. Chi ha raccontato una bugia? I fatti dicono che D’Angelo è stato ringraziato e salutato, mentre Osio siederà sulla panchina… Proprio l’arrivo del sindaco ha permesso al Rimini di aprire un canale di collaborazione con il Parma. Intanto, durante “Calcio d’Estate” è arrivata la proposta shock di Amati: “uniamo le forze con Cesena, Santarcangelo, Bellaria e Riccione per formare un’unica squadra di Romagna”.
Francesco Barone