Arriva carnevale. La festa più colorata dell’anno, quella più amata dai bambini, anche questa volta farà capolinea nelle strade e nelle piazze delle piccole città di provincia. Sì, perché come spesso accade negli ultimi anni sono i piccoli centri, sotto la grande spinta delle parrocchie ad alimentare la festa in maschera per eccellenza. Il grosso degli avvenimenti si terranno il 3 febbraio, anche se ci sono stati paesi che hanno anticipato di una domenica la chiassosa baldoria.
Stiamo parlando, per esempio, di Santarcangelo che ha fatto il botto, con un pubblico di dodicimila persone (duemila in più rispetto alla scorsa edizione). La grande festa di Carnevale organizzata dalla Parrocchia e dalla Pro Loco ha visto prendere d’assalto il centro storico e non solo dai curiosi, ma anche dalle 800 “maschere” che hanno accompagnato i carri allegorici. Gli organizzatori non possono lamentarsi. Trattasi, infatti, di festa riuscitissima, visto che oltre ai santarcangiolesi, sono arrivati anche visitatori del circondario.
Le maschere
partono in treno
Anticipato di una domenica anche il viaggio del vecchio treno a vapore che l’Associazione “Treni storici dell’Emilia Romagna-Adriavapore”, ha fatto staccare dalle rotaie verso Fano. Il treno Regina 658-196 costruito nel 1922, domenica pomeriggio è partito alla volta della città marchigiana per il Carnevale dell’Adriatico.
Andava alla velocità di 120 chilometri orari, la “Regina” del ’22, e nei vagoni in stile anni ’30 i passeggeri hanno fatto festa nella festa. Alla stazione d’arrivo c’era il Sindaco che ha accolto le maschere con la banda musicale a seguito, che ha poi, accompagnato i viaggiatori sino alla sfilata e al classico lancio delle caramelle. Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi, questo treno non può dirsi passato del tutto. Ci sarà un nuovo viaggio, infatti, che domenica 3 febbraio accompagnerà i festaioli verso la meta più blasonata per eccellenza: Venezia, passando prima per Ravenna e Ferrara. La partenza dalla stazione di Rimini è prevista per le 7.15 del mattino e il ritorno per le 20.50, una vera e propria gita fuori porta che al posto di panini e borracce vedrà gli zaini colmi di coriandoli, maschere e lustrini colorati.
La festa
delle famiglie
Già andata in scena, anche la terza edizione del carnevale interparrocchiale del gruppo Arcobaleno, che ha coinvolto le parrocchie di San Gaudenzo, San Raffaele e San Andrea dell’Ausa. “Non è semplicemente una festa in maschera – tiene a precisare Luciano Vandi, della parrocchia di San Raffaele – ma un momento per stare insieme con le famiglie. Il messaggio che vogliamo far passare è che la parrocchia c’è, e non è solo un luogo di culto, ma anche e soprattutto un luogo comune di incontro”. E le 150 torte realizzate dalle famiglie per la mega festa – almeno 800 i partecipanti – devono aver contribuito non poco a creare questo clima da “grande famiglia”. Il pomeriggio di festa, è andato avanti sino a sera e ha visto tra i protagonisti una ventina di gruppi che a turno sono saliti sul palco per inscenare dei siparietti divertenti. In scena i gruppi di fatine, ma anche di piccolissimi che hanno portato alla ribalta i problemi legati all’immondizia e all’eccessivo consumo di acqua.
La carioca
Riccione
Erano in duemila, invece i riccionesi che domenica pomeriggio hanno gremito la piazza di Spontricciolo, per festeggiare il carnevale con musica, balli, frittelle e tante altre golosità, preparate per l’occasione dalle mamme di Riccione. In pista, tra l’incalzare di ritmi e atmosfere carioca, centinaia di bambini che hanno sfilato con maschere tradizionali, ma anche con le interpretazioni dei protagonisti dei cartoni animati, poi una schiera di api, orsetti e topolini con le classiche fatine. Maniche rimboccate per una quarantina di volontari della parrocchia di San Lorenzo, alla quale fa capo la chiesa di San Paolo, organizzatrice della festa. Ai bambini sono state donate trombette, caramelle e coriandoli. Presi d’assalto gli stand della pesca, dei dolci e dei fiori. Davvero un successo. Il ricavato del pomeriggio servirà a pagare in piccola parte il debito della chiesa, costruita una decina di anni fa.
Ancora da consumarsi, invece le feste nella Parrocchia di San Andrea in Besanigo. Alla nuova Torre, domenica 3, alle 19.30 si daranno appuntamento bambini e ragazzi. Sempre per lo stesso giorno, la festa nella Parrocchia di Scacciano, dalle 15 nella sala polivalente di Villaggio Argentina.
Alla Parrocchia S. Michele Arcangelo a Morciano, si farà festa di sabato, presso il Centro parrocchiale, dalle 15 alle 18 con i piccolissimi; e il giorno dopo al padiglione fieristico, alle 14.30 con i ragazzi dell’Azione Cattolica.
Sempre domenica, alla Parrocchia S. Martino, a Riccione, si farà festa nella tensostruttura.
Nelle Parrocchie di San Salvatore e San Lorenzo in Correggiano, ci sarà il carnevale dei bambini sabato 2 febbraio ore 15 presso la Palestra della scuola di San Salvatore. Sfilata di maschere. Sarà presente il gruppo “Clown Mignon”.
E per finire…
Nella Parrocchia de la Resurrezione il carnevale arriverà il 24 febbraio alle 14.30 con una grande sfilata di carri allegorici e il lancio dei dolciumi nel piazzale davanti alla sede della Polizia Municipale.
Arriva per ultima, anche la venticinquesima edizione di uno dei Carnevali più vecchi della zona. Stiamo parlando della festa che mette assieme le parrocchie di San Domenico Savio, Padulli, Spadarolo e Vergiano. Il 24 febbraio sfileranno 10 carri, uno dei quali appartiene a “quelli” di Vergiano da due anni campioni per il carro più bello. “Prima Grease e poi i Puffi – ricorda inorgoglito Maurizio Bartolini, uno dei vincitori – hanno sbaragliato la concorrenza. Quest’anno ci riproviamo con Peter Pan”. Un grande galeone che ospiterà il gruppo dei 20 veterani – con i costumi rigorosamente fatti in casa da otto sartine dalle mani d’oro – ha procurato lavoro per due mesi. Dietro il colorato galeone ci sarà “l’isola che non c’è”, un grande carro che caricherà tutti i bambini mascherati.
Sarà festa anche al porto di Rimini, dove il Palaghiaccio rimarrà aperto fino al 24 febbraio.
Il Carnevale
disperso
Dopo la carrellata dei sopravvissuti, arriva un esemplare disperso. Parliamo del carnevale dei bambini, andato in scena a Rimini, in piazza Tre Martiri e in piazza Cavour per sette anni consecutivi. Dal 2000 al 2007, infatti Rimini color coriandolo (finanziato prima dalle Attività Economiche, poi dall’Assessorato al Turismo del Comune di Rimini) ha ospitato spettacoli con artisti italiani ma anche spagnoli austriaci e tedeschi. Quelli dalla memoria lunga ricorderanno sicuramente la mega festa del martedì grasso in piazza Cavour, con la Confartigianato che provvedeva ad imbandire la tavola dei dolci. Peccato, per questa volta niente mega sfilata lungo il Corso.
Angela De Rubeis