Una spiaggia con la persona al centro. Un nuovo modo di creare lavoro con una forte impronta etica. È “Marina C’entro”, il progetto che mira a favorire l’inclusione lavorativa di persone con fragilità sociali, presso gli stabilimenti balneari di Rimini. Il progetto – avviato in collaborazione fra Fondazione Enaip, il consorzio Spiaggia Marina Centro (stabilimenti dal bagno 19 al bagno 28 di Rimini) e l’associazione “Crescere Insieme”, è un esempio virtuoso per gli imprenditori turistici di tutta Italia.
Turismo Solidale, e non solo a parole. “Marina C’entro” è un progetto che testimonia come le persone con disabilità, all’interno di un adeguato percorso educativo e formativo, possono diventare dei veri professionisti del mondo del lavoro, contribuendo alla produttività e allo sviluppo della società e acquisendo, al contempo, una maggiore autostima e indipendenza. Diverse infatti le tipologie di lavoro svolte dai ragazzi: aiuto-bagnini, animatori, addetti all’infopoint. Dare vita a una spiaggia “aperta, sostenibile e responsabile” è infatti la missione dei membri del consorzio. Da questo progetto Sandra Del Vecchio, infatti, scriverà la sua tesi di laurea in economia e management.
Stefano Mazzotti, titolare del bagno 27 di Rimini e coordinatore del progetto “Marina C’entro” ha le idee molto chiare: “Vogliamo fare uscire l’impresa balneare dal guscio della piccola impresa a gestione familiare e aprirci a una realtà più ampia. Le persone più vulnerabili non devono essere una ‘seconda scelta’ ma un valore aggiunto, persone capaci di offrire nuovi stimoli e prospettive a tutti noi. A Rimini ci sono 220 bagnini e ristobar di spiaggia. Il mio sogno? Che in ogni stabilimento possa lavorare almeno una persona con disabilità”. Aggiunge Mazzotti: “Uno dei valori di questo progetto è la rete di collaborazioni che si è creata tra le imprese, i soggetti del terzo settore, l’università”.
La Fondazione Enaip ha curato la formazione professionale e premiato il consorzio come azienda accessibile e inclusiva.
Il Turismo Solidale è uno degli ambiti che compongono “Cantieri”, il ciclo di incontri organizzato da Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta per confrontarsi con i giovani universitari sui temi della disabilità e dell’integrazione sociale e lavorativa.
L’accompagnamento al lavoro delle persone disabili e/o svantaggiate è il tema di questo ciclo, che vede Fondazione En.A.I.P. S.Zavatta collaborare con la Facoltà Universitaria di Rimini “Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione”, per l’anno formativo 2018.
L’area “Inclusione Sociale” ha messo a disposizione degli studenti la propria esperienza e le proprie competenze per parlare di inserimento lavorativo delle fasce “fragili” utilizzando le metodologie della formazione professionale: orientamento, tirocini, Bilancio di competenze, metodologia IPS e “Collocamento Mirato”.
Agli interventi dei coordinatori dell’inclusione, si alternano le testimonianze degli operatori del sociale, dei tutor, degli psicologi, degli orientatori della formazione. Si tratta di una narrazione a più voci, arricchita da diversi punti di vista, dalla pluralità delle esperienze che gli operatori hanno potuto sperimentare: metodologie, condivisione dei linguaggi, problematiche, aspettative, conoscenze e risorse, mettendole ciascuno a disposizione degli altri ed arricchendosi reciprocamente. Gli operatori raccontano e interagiscono con gli studenti, coinvolgendoli nelle tematiche dell’integrazione e chiedendo il loro contributo: lo sguardo delle future generazioni di educatori ed insegnanti può trasformare i laboratori in fucina di nuove idee e di arricchimento reciproco.
“Cantieri” si sviluppa tra testimonianze e approfondimenti sul tema del reinserimento sociale e lavorativo, dei detenuti della Casa Circondariale di Rimini ed ex-detenuti in carico all’Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna), che da diversi anni vedono impegnati i professionisti della Formazione Enaip, nell’organizzazione di corsi professionali per il recupero e l’acquisizione di competenze lavorative, necessarie per il reintegro nella società e nel mercato del lavoro.
Si è affrontato “Il tirocinio in azienda: un’opportunità o una forma di assistenzialismo?”
Ultimo appuntamento del ciclo (25 maggio): “Le aziende che accolgono i disabili: esperienze di aziende solidali in ambito turistico”.
Paolo Guiducci