La lezione sarà pure finita, ma la vita dentro e fuori dai banchi prosegue. E arriva addirittura in tv, grazie alla sit com La lezione è finita, la prima sit com italiana prodotta dalle suore. Il merito è delle Maestre Pie dell’Addolorata, le religiose fondate dalla corianese beata Elisabetta Renzi che hanno scelto questa forma di comunicazione per chiudere l’Anno Elisabettiano a 150 anni dalla morte della fondatrice.
“Il nome del nostro Istituto sembrerebbe non promettere nulla di ironico o leggero – spiega la scelta la Superiore Generale delle Maestre Pie dell’Addolorata, suor Lina Rossi – è proprio per questo vogliamo dare un messaggio in controtendenza. Vogliamo stupire … bonariamente!”.
L’anteprima nazionale de La lezione è finita è avvenuta tra gli applausi sabato 12 dicembre in Sala Manzoni (ingresso libero). Madrina della presentazione la protagonista, Francesca Draghetti (attrice di cinema, teatro e tv nota al grande pubblico come elemento della Premiata Ditta), affiancata dal regista Paolo Damosso e dai giovani attori del film, ovvero i ragazzi del liceo della Comunicazione di Rimini “Elisabetta Renzi” di Rimini, una “selezione” di studenti delle quinte (con l’aggiunta di qualche ragazzo di quarta) filmati nel giugno scorso proprio al termine delle lezioni.
Perché una sit-com (realizzata in collaborazione con il Centro di produzioni multimediali NOVA-T di Torino, il centro di produzione dei Frati Cappuccini italiani) per presentare il lavoro che svolge a servizio dei giovani e delle fasce povere della popolazione, tra Italia e Stati Uniti, un istituto di suore? “Per essere credibili, oggi, occorre anche saper fare sorridere!” insiste suor Lina Rossi.
La Draghetti interpreta una professoressa che vive con i suoi 20 studenti l’ultima ora dell’ultimo giorno di liceo. Tutte le domande, la paura di crescere, le incertezze per il futuro, diventano tormentoni che innescano situazioni divertenti. La professoressa è capace di fare cose che sono fuori dall’ordinario, fino a “trascinare” i ragazzi – sulla scia della beata Renzi – fino in Louisiana, negli Usa, per conoscere le attività delle Maestre Pie.
“Per me far ridere è una scelta di vita. – ha dichiarato la Draghetti – Svegliarsi al mattino e voler far ridere qualcuno è un bel vivere. Quando ridi con una persona, trovi la strada più breve per arrivare al suo cuore”. La Draghetti ammette: “Quello che mi è rimasto impresso di questa esperienza è che l’impegno verso gli altri può essere tutto fuorché drammatico. Per cui è possibile ridere per credere”.
La voce che accompagna la narrazione è di Milena Vukotic, attrice di cinema, teatro e televisione. “Abbiamo lavorato con entusiasmo in una classe di venti ragazzi che hanno scelto questo liceo che ha l’indirizzo teatrale. – sottolinea l’autore e regista Paolo Damosso – Ho pensato di dare ad ognuno di loro un carattere, perché in ogni classe c’è il polemico, il distratto, l’aspirante velina, il mangione, la coppia di innamorati… un po’ come per i sette nani. Insieme alle suore abbiamo cercato un modo efficace anche per far riflettere con leggerezza, una qualità che deve esserci sempre, dentro e fuori le aule scolastiche”.
Anche il vescovo di rimini, Francesco Lambiasi, ha assistito in prima fila alla prima della sit com. “All’inizio del progetto avevo qualche titubanza – ammette suor Lina – ma il risultato è una realizzazione fresca e frizzante”. A gennaio – terminati alcuni dettagli – il dvd della sit com sarà distribuito. (p.g.)