È UN primato triste, tristissimo. E allo stesso tempo molto allarmante. Secondo le statistiche dell’Ufficio minori della Questura, la provincia di Rimini è al primo posto in regione per quanto riguarda i reati a sfondo sessuale, ben dodici. Ma le brutte notizie non finiscono qui, perché rispetto al 2006, nello scorso anno, è aumentato anche il numero complessivo di episodi criminali attribuibili ai giovani al di sotto dei 18 anni, 157 con il coinvolgimento di ben 424 minori di cui 174 erano under 14. Un’enormità, se ci si pensa bene. E andando ad analizzare più in profondo questi numeri, si può estrapolare come dei 157 reati commessi, oltre la metà, 89 per la precisione, hanno avuto una mano straniera. Insomma, la situazione non è proprio così rosea come la si vuole presentare. Del resto gli ultmi episodi di cronaca sono sotto gli occhi di tutti. Tornando ai dodici casi di violenza sessuale, la maggior parte di essi si sono consumati all’interno delle quattro mura di casa: il padre, il fratellastro, l’amico di famiglia… In altre circostanze è stato il branco ad umiliare la vittima (come nel caso di qualche settimana fa), oppure il fidanzatino che ha costretto la “bella” a sottostare alle sue richieste. In un caso, invece, è stata addirittura una donna adulta a sedurre e abusare di un minorenne. Proprio per questo, a Rimini, la Squadra mobile ha creato una sezione speciale all’interno della quale lavora personale preparato. L’impressione negli operatori che si danno da fare in prima linea è che il disagio degli adolescenti sia soprattutto di carattere esistenziale, e dovuto soprattutto all’incapacità degli adulti di comunicare e trasmettere valori.
Francesco Barone