Escursioni in bicicletta, camminate in stile nordic walking, il solito beach volley, e tanto altro ancora. Esportiamoci, la manifestazione riminese giunta alla 14ª edizione, ha rinnovato l’abito, aprendo le porte a nuove realtà. L’unica cosa a non cambiare mai è il luogo dove si svolge: il Marinagrande di Viserba.
“La pratica dello sport unito ai dibattiti per una salute non solo mentale, sono al centro dell’evento che quest’anno vede pratiche sportive innovative” conferma Fernando Monte promotore del progetto.
Parte e non in disparte. E allora via alle escursioni nel territorio che in questi giorni si sono succedute con la guida di un profondo conoscitore di Rimini: l’ingegner Fabio Betti appartanente al gruppo organizzatore che, a bordo della sua bicicletta, ha guidato una ventina tra pazienti, operatori e familiari, per le vie del centro storico, spiegando monumenti e storia.
“È stato bello portare i ragazzi in giro, soprattutto per il clima che si era creato: le persone si sono sentite parte e non in disparte. Un ragazzo che partecipava, ad esempio, conosceva il Tempio Malatestiano meglio di me ed è stato lui ad illustrarne la storia agli altri”.
In quest’ottica si sono visitati altri luoghi: la parrocchia di San Martino in Riparotta dove don Danilo ha mostrato e raccontato l’originale orologio di Talacia, oltre agli affreschi presenti all’interno della chiesa; l’entroterra, con i campi coltivati, e le strade di Torre Pedrera dove ogni tanto qualcuno bucava con il “caposquadra” pronto a sistemare tutto. Fabio del resto con la bicicletta ci sa fare: ha ideato un pannello foltovoltaico che genera energia per il telefono cellulare e per le luci. Una buona guida insomma. Ed è questo il clima con cui accompagnare persone che in passato, o tuttora, hanno avuto problemi di salute mentale, più o meno gravi. Affiancandosi ma non sostituendosi a loro. Il progetto regionale “Cittadini in movimento” riguarda Rimini e altri comuni dai quali sono partite durante l’anno escursioni in montagna, persino nel Lazio con la compagnia degli asini.
“Questa manifestazione è nata quattordici anni fa da due partite di beach volley – ha sottolineato il dottor Riccardo Sabattelli Direttore dell’Unità Operativa di Riabilitazione D.S.M. Rimini durante la presentazione della manifestazione – e oggi qui sono arrivate 500 persone, da varie parti d’Italia, per trascorrere giorni di socialità e vacanza, grazie alle associazioni che hanno saputo fare rete a Rimini così come in tutta l’Emilia Romagna. Una coesione che partecipando alle giornate si respira. Un sorriso, una chiacchierata sotto l’ombrellone, un filo elettrico allungato tra le persone per vedere il prossimo documentario. Tutto senza ambizione, né competizione. Per dire noi ci siamo nonostante tutto. Insieme”.
L’evento è organizzato e patrocinato dal Dipartimento Salute Mentale di Rimini, dalla Provincia, dal Comune e dalla Uisp. Durante la presentazione è stato ricordato dal direttore del Dipartimento Salute mentale dell’Ausl, Daniela Ghigi, “come, lo scorso anno, si siano rivolte alle strutture per la salute mentale della provincia, circa 5mila persone”.
A oggi sono 3.700 quelle in carico con un progetto individuale.
Silvia Ambrosini