È stato l’argomento sportivo che ha monopolizzato le ultime settimane. Più del Rimini che vola, più dei Crabs che sprofondano, più di qualsiasi altro successo o insuccesso ottenuto sul campo. La pista di atletica. È lei la regina delle polemiche. Amministrazione contro Rimini calcio, Rimini calcio contro Amministrazione, tifosi contro tifosi. Con una tiratina d’orecchie pure al presidente del Coni. Anche se, nelle ultime ore, la situazione sembra stia evolvendo in positivo.
Andiamo con ordine. Tutto nasce all’indomani dell’annuncio da parte dell’assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gianluca Brasini, del via libera allo stanziamento di 600mila euro per il rifacimento dell’intero impianto d’atletica del “Romeo Neri”. Progetto che, carte alla mano, renderebbe vana l’ipotesi auspicata dalla Rimini calcio, e da una parte di tifosi, di avvicinare la curva al campo. Non solo: secondo i Red White Supporters “il progetto impegnerebbe lo stadio solo e solamente per l’atletica”. Affermazione subito sconfessata da Brasini: “pista e gioco del calcio non sono inconciliabili”. Insomma, nel giro di poche ore il clima diventa rovente. E il livello della temperatura continua ad alzarsi portando allo scontro anche i vari gruppi di tifosi: “noi non siamo contrari alla pista” dicono in tanti.
il Ponte mediatore. E proprio per cercare di raffreddare gli animi, il Ponte, da sempre “territorio di confronto pacifico”, ha cercato di fungere da mediatore organizzando un incontro nella sua sede. Incontro al quale molte delle parti in causa avevano accettato di partecipare. La riunione, però, non si è fatta perché nel frattempo, come da tanti auspicato, Amministrazione e Rimini calcio si sono sedute intorno a un tavolo per iniziare a parlare della situazione e a noi piace pensare (forse presuntuosamente) che una piccola parte di merito sia anche nostra. “Ringrazio ilPonte – sottolinea l’assessore Brasini – per la lodevole iniziativa di voler riportare nei giusti ambiti del confronto civile la problematica della pista d’atletica”. E un grazie, indiretto, è arrivato anche dal presidente, Fabrizio De Meis, che era stato il primo a dire sì all’incontro.
L’incontro in Comune. “Ci siamo visti come Amministrazione e come Rimini calcio e abbiamo messo sul tavolo tutto quello che c’era da mettere: da una parte il progetto della pista, dall’altra le richieste del Rimini, adesso la palla passa ai tecnici che devono vedere cosa si può realizzare e cosa no. Ma siamo fiduciosi”.
Il progetto. Ma cosa prevede il progetto del Comune? Per prima cosa la rimozione completa della superficie sintetica esistente piena di buche, gobbe e problemi vari, successivamente si interverrà per il rifacimento del manto, sia della pista stessa sia delle pedane. Sarà inoltre modificata e ripristinata la fossa del percorso siepi, che sarà posizionata e dimensionata secondo le disposizioni aggiornate del regolamento Fidal e saranno poi posizionate le attrezzature e gli attrezzi per l’omologazione dell’impianto come “impianto di attività” in classe A, adatto quindi ad ospitare anche eventi agonistici nazionali ed internazionali. Gli interventi dovrebbero prendere il via indicativamente tra la primavera e l’estate e saranno realizzati in modo tale da non impedire l’accessibilità e la fruibilità della struttura.
Prospettive future.“Il rifacimento della pista – continua Brasini – era un obiettivo non più rimandabile, in considerazione del pessimo stato in cui la struttura versa ormai da troppo tempo. Una situazione inaccettabile per una comunità che necessità di impianti adeguati per la pratica sportiva di base e ancora di più per una città come Rimini che sta cercando di ritagliarsi un ruolo nel panorama delle destinazioni turistiche a vocazione sportiva. Al termine degli interventi avremo una struttura per l’atletica conforme e omologata, che potrà quindi candidarsi ad ospitare importanti eventi di atletica, anche con una forte ricaduta turistica. Una struttura che oltretutto ci consentirà di rafforzare il ruolo di Rimini come città della corsa: negli ultimi mesi ci siamo contraddistinti per aver portato e promosso una serie di eventi sportivi che hanno riscosso successo come la Rimini Marathon, la Color Run, il Challenge di triathlon, oltre agli eventi già esistenti e ormai tradizionali come la Strarimini. Con una pista d’atletica moderna potremo fare un salto in avanti anche da questo punto di vista”.
Le richieste del Rimini. Obiettivi che non dovrebbero ostacolare le richieste del Rimini.
“Quello che chiediamo al Comune – dice De Meis – è molto chiaro: il rifacimento del terreno di gioco trasformandolo da erba naturale in sintetico, l’opportunità di gestire l’intero impianto, che per le casse societarie sarebbe fondamentale, e lo spostamento della Curva dietro la porta. I nostri tecnici stanno lavorando, con la speranza di poter arrivare a un punto in comune”.
Tradotto, non rimane che aspettare. Ma una cosa è certa, la pista si farà.
Francesco Barone