Sedici su 18 Sindaci del Partito democratico il 28 maggio a Rimini hanno protestato con la simbolica restituzione al Prefetto della fascia tricolore che segnala il loro ruolo di Ufficiali di Governo. La protesta era diretta al Governo stesso. Di cui ora si sentono non rappresentanti ma vittime, per l’attuale situazione finanziaria. Dopo il colloquio con il Prefetto Claudio Palomba, sono tornati nelle rispettive sedi con la fascia in tasca e tante preoccupazioni in testa. Mauro Morri (Santarcangelo) sintetizzava ai cronisti: l’Imu colpirà le persone più oneste ed alle prese con nuove povertà. Invitiamo i Sindaci ad utilizzare gli strumenti che la Legge mette a loro disposizione per controllare, con lo Stato, l’onestà fiscale degli amministrati. I nostri Primi Cittadini sono stati imitati il 2 giugno dal collega di Roma Gianni Alemanno che si è sfasciato per la festa della Repubblica, assentandosi dalla sfilata militare.
Le buone intenzioni dei nostri Sindaci sono state premiate da un successo mediatico che ha portato quello di Rimini alla ribalta nel salotto tv di Lilli Gruber il 31 maggio. Andrea Gnassi, immaginiamo, sarà parso una specie di seguace della dottrina fiorentina di Matteo Renzi, il sindaco rottamatore che forse ha stufato un po’ con quell’aria da primo della classe che sa tutte le risposte, e distribuisce le merende durante la ricreazione ai collaboratori secondo i meriti riconosciuti. Il suo assessore al Bilancio si è appena dimesso.
E come il buon Renzi anche il bravo Gnassi si è elogiato con due chicche preziose: un ottimo pittore quale assessore alla Cultura, e soprattutto il modello di Friburgo come città dove la gente rinuncia all’auto. Rimini, ha spiegato Gnassi, d’inverno è un piccolo borgo. Ci permetta di aggiungere il famoso e leopardiano aggettivo “selvaggio”: con cui condensare tutto l’amore che noi e lui abbiamo per la nostra identità, ma soprattutto per dire senza timore di smentite che, avendo pensato troppo in grande nel passato, non abbiamo poi raccolto granché. C’è stata la crisi economica mondiale, ma il bravo assessore alla Cultura (che sa leggere bene i classici letterari come ha dimostrato nel pomeriggio pascoliano al Museo) non è di Rimini, bensì un prestito di Cesena.
Che significa tutto ciò? Ce lo dicano i politici del passato, non Gnassi che è arrivato adesso. La Politica si fa non soltanto nelle sedi di partito, o tra i gruppi di Amici e Potenti. Le Amministrative insegnano: la gente vuol partecipare. Qui, non da Lilli Gruber. [1084]
Antonio Montanari