Ogni tanto una buona notizia. Da qualche giorno, e fino al 26 gennaio, è possibile partecipare al bando di servizio civile universale (vedi box: Come iscriversi). Ecco alcune storie dei ragazzi che hanno deciso di fare servizio civile in Caritas.
Antonio ha da poco compiuto 24 anni e da maggio scorso fa servizio civile in Caritas in un progetto che si occupa di assistere le persone in difficoltà indirizzandole ai servizi interni ed esterni alla Caritas.
Per lui il servizio civile è: “ Un percorso di crescita individuale, di presa di coscienza della realtà e di educazione civica grazie al quale mi sto mettendo in gioco.”
Alice 25 anni è iscritta alla magistrale di Scienze dell’Educazione, conosceva già la Caritas perché vi aveva fatto tirocinio universitario, ha deciso di fare servizio civile per sperimentarsi in più settori.
“Il servizio civile è un servizio che, essendo giornaliero, offre tempistiche, incontri e contenuti che hanno la capacità di entrare nel quotidiano di chi lo sceglie – racconta – Dà la possibilità di sentirsi parte della comunità, di leggerla in modo approfondito in tutte le sue sfaccettature, comprese quelle meno conosciute della povertà. Si affrontano realtà in cui bisogna calarsi in modo empatico, per mettersi in ascolto dell’altro e della sua vita. Vite che spesso sono state spezzate, ma con cui è bello confrontarsi, mi hanno dato modo di riflettere sul mio mandato, mi hanno fatto capire cosa voglio per me ma soprattutto per gli altri, per chi mi sta intorno, per la mia comunità.”
Jessica ha 21 anni e insieme a Lorenzo e Kevin, stessa età, e Veronica di un anno più grande, ha scelto il progetto che da tantissimi anni vede la Caritas in prima linea nell’assistere gli anziani della città: il Giro Nonni.
“ Il servizio civile mi riempie le giornate – dice Jessica – mi sento di essere di aiuto a chi è in difficoltà.” Aggiunge Lorenzo: “ Mi sento più preparato per affrontare il mondo del lavoro, mi auguro che questo progetto di prossimità con persone anziane, venga scelto anche da altri giovani.”
Veronica invece si dice contenta della sua scelta: “ perché sento che sto facendo qualcosa di utile per questi nonni e allo stesso tempo per me e la mia crescita.”
Anche Kevin è sulla stessa linea: “ Mi piace quello che faccio, chiacchierare con gli anziani e sentire cos’hanno da raccontare. Mi trovo bene con loro e con gli altri volontari con cui condivido il servizio.”
Enelda, 22 anni, fa servizio con Antonio e Alice.
“Sono iscritta all’università qua a Rimini – dice – il servizio civile l’ho scelto per poter affiancare gli studi con un’esperienza che mi permettesse di sperimentarmi e di guadagnare qualcosa. Sono contenta della scelta perché non è un lavoro come un altro ma è prendersi cura delle persone scoprendo realtà nuove e condividendo questo anno con altri ragazzi più o meno della mia età.”
Per Jessica, Alice, Lorenzo, Kevin, Antonio, Enelda e Veronica il servizio civile in Caritas si sta rivelando una scoperta.
Ognuno di loro lo ha scelto per motivazioni proprie e con aspettative personali uniche. Per tutti loro questo si sta rivelando un anno di scoperte, formazione, condivisione, crescita e amicizia.
I progetti di servizio civile della Caritas per cui si può fare domanda sono tre: Città inclusive, Scambio tra generazioni, e Insieme si può. Il servizio dura 12 mesi, prevede 25 ore di impiego settimanali distribuite su 5 giorni e un rimborso spese di 444,30 euro mensili. Si ha diritto a 20 giorni di permesso (i giorni
degli esami universitari sono considerati permesso straordinario) e 15 di malattia.
La candidatura dei giovani avverrà esclusivamente in modalità on-line grazie ad una specifica piattaforma (sul sito www.domandaonline.serviziocivile.it) da PC fisso, tablet o smartphone, cui si potrà accedere attraverso SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale”.
Il Co.Pr.E.S.C. di Rimini è presente con uno sportello informativo per supportare i ragazzi sia nella scelta dei progetti, sia nella procedura di acquisizione dello SPID.