Nella strage di Capaci, attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992, una carica di potenza pari a 500 kg di tritolo uccise il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie e tre uomini della scorta. L’autobomba esplosa domenica 19 luglio 1992, in via D’Amelio a Palermo, causò la morte del magistrato Paolo Borsellino e di cinque agenti della scorta. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta.
A distanza di 30 anni da quelle tragiche stragi, il Gruppo Nuove Frontiere e la parrocchia di san Gaudenzo di Rimini organizzano una iniziativa “nel segno di Falcone, Borsellino e di tutti i Martiri delle mafie”. Si tratta della Serata della Legalità, iniziativa che è già diventata “maggiorenne” e sempre di attualità. La 19ª edizione di questo appuntamento è in programma venerdì 27 maggio, alle ore 21, nella Sala don Pippo della Parrocchia San Gaudenzo, in piazza Mazzini 20, a Rimini (ingresso libero). “Infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna: perché anche il nostro territorio è appetibile? Quale contrasto efficace?” è il titolo della serata.
Interviene il Dott. Daniele Paci, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la DDA di Ancona, intervistato dal dott. Eugenio Cetro (nella foto), già magistrato presso il Tribunale di Rimini.Modera l’avvocato Maurizio Ghinelli.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito del 30° anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.
Per opportunità organizzative si suggerisce la prenotazione all’indirizzo: parrocchia@sangaudenzo.it
È necessaria la mascherina FFP2.