Subito dopo il decollo della “navicella” riminese, il sindaco Massimo Pironi ha convocato i soci della PalaRiccione per informarli sul percorso di fusione con Convention Bureau di Rimini e sulla scelta di dividere la proprietà del “colosso” dalla sua gestione, per la quale è stato chiesto un maggiore impegno a tutti gli imprenditori. L’operazione che ai privati dovrebbe riservare una quota massima del 30%, sarà seguita dallo Studio Buldrini che ha pilotato altre importanti partite riccionesi. Intorno al tavolo, lunedì sera, 17 ottobre, tutti i soci del Palas, in particolare i rappresentanti dell’Aia (Associazione albergatori), Confcommercio, Confindustria e T-Consulting (Cna e Legacoop).
Sindaco, nei dettagli cos’ha detto agli operatori?
“Li ho informati sulla scissione dell’azienda e sul percorso successivo di fusione con la nuova società di gestione riminese e ho chiesto che in questa ci sia un’importante partecipazione dell’imprenditoria locale”.
È un esplicito invito rivolto anche agli albergatori riccionesi che dovevano prendere in mano il Palas?
“Non parlo di una sola cordata, ma di imprenditori e associazionismo riccionese in generale. Serve una partecipazione massiccia. Non esistono solo quei 14 albergatori. L’imprenditoria della città ha una maggiore pretesa. Quindi credo sia importante arrivare alla fusione con una loro importante presenza”.
Chi parteciperà, quanti soldi dovrà sborsare?
“Noi per ora abbiamo parlato di disponibilità, poi il tutto andrà seguito attraverso un percorso da definire con i nostri consulenti che seguiranno questo percorso con gli uffici. Per impostare il processo di scissione della società stiamo incaricando lo Studio Buldrini”.
In che misura Riccione sarà partecipe della nuova Spa?
“Sono cose che vedremo dopo. Ora dobbiamo prefigurare il percorso, che va riempito di contenuti attraverso le valutazioni dell’azienda. La struttura era stata valutata, anni fa, 35 milioni di euro. L’iter è complesso, non è una passeggiata.
Quali sono i tempi?
“L’obiettivo è di arrivare alla scissione entro l’anno e alla società unica provinciale prima del’estate”.
Come la mettiamo con i 20milioni di debito?
“Il disavanzo in parte verrà assorbito dall’operazione affitto e royalty e in parte dovremo accollarcelo. È un discorso che faremo con i soci istituzionali”.
Di fronte alla maestosità del Palas di Rimini, tanti albergatori riccionesi sabato tremavano…
“La navicella è lì da un po’. Non credo l’abbiano vista solo ora. Sappiamo quanto sia importante. Per questo insisto, affinché questo territorio si presenti insieme. Diviso sarebbe un bel danno per Rimini e anche per Riccione. Occorre far lavorare bene entrambe le strutture, serve solo un po’ di coraggio e capire che la competizione non è qui, ma da tutt’altra parte”.
Allora pronti a fare questo passo?
“Per quanto mi riguarda, lo sto dicendo da un bel po’ di tempo, ma dev’essere pronta tutta la città”.
Nives Concolino