Una casa ecologica. Dove l’energia elettrica è prodotta dalla forza del vento. Dove il calore del sole ti riscalda l’acqua. Dove dal cuore della terra sale la forza per tenerti al caldino durante l’inverno e al fresco durante l’estate. Il tutto, per la gioia del portafoglio che non dovrà più “svenarsi” per pagare centinaia e centinaia di euro tra le varie bollette. E magari vendendo anche un po’ di energia a Enel.
Un sogno? Mica tanto. Perché se provate ad andare nel nord d’Europa, tipo Norvegia o Islanda, ma anche in Cina o Canada, questi piccoli “miracoli” ecologici esistono già. E se di energia eolica o pannelli fotovoltaici ne abbiamo sentito parlare a volontà, in questi ultimi tempi si inizia anche a sentire la parola energia geotermica.
Ma di che cosa si tratta esattamente?
“Geotermica significa calore dalla terra – spiega il geologo Giuseppe Scavella –ossia l’energia termica immagazzinata nel sottosuolo del nostro pianeta, e che nella crosta terrestre aumenta in maniera proporzionale mano a mano che si scende in profondità. Oggi è possibile sfruttare questa energia gratuita presente sotto i nostri piedi, trasportandola in superficie utilizzando come vettore l’acqua contenuta all’interno di sonde geotermiche, che vengono inserite nel terreno a profondità generalmente variabili tra i 60 e i 120 metri. Il calore così ottenuto viene poi integrato con l’ausilio di pompe di calore”.
In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un vero e proprio boom delle pompe di calore geotermiche che vengono utilizzate per riscaldamento e raffreddamento di abitazioni, ma anche in serricultura, itticultura, balneologia (riscaldamento di terme e piscine), industria e in molti altri settori.
“Si tratta della cosidetta bassa entalpia. L’uso di pompe di calore, abbinato a sonde geotermiche, ha trovato applicazione con centinaia di migliaia di unità in molti paesi del mondo. La diffusione è destinata a diventare sempre maggiore grazie alla crescente sensibilità delle persone verso l’ambiente che va salvaguardato dagli effetti nocivi dell’inquinamento dovuto principalmente all’uso di combustibili fossili ma anche al continuo aumento dei prezzi dei combustibili tradizionali (petrolio e gas) che rende questa fonte di energia pulita e rinnovabile anche molto conveniente. Inoltre la costanza della temperatura del suolo comporta un duplice benefico effetto: durante l’inverno il terreno si trova a temperature relativamente più calde dell’aria esterna; durante l’estate la temperatura è più bassa di quella dell’aria”.
Quindi, riassumendo, l’energia geotermica offre vantaggi caratteristici e unici: rende indipendenti dal prezzo del petrolio e del gas; è ecologica dal punto di vista dell’inquinamento poichè non emette Co2; è ecologica dal punto di vista dell’impatto ambientale poichè non ci sono installazioni visibili all’esterno; non necessita di manutenzione; l’impianto è molto silenzioso; non ci sono pericoli di incendio o di emissioni gassose poichè non si ha a che fare con alcun tipo di combustibile; fornisce riscaldamento, acqua calda e raffreddamento 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno e grazie alle pompe di calore è sfruttabile anche per ristrutturazioni e impianti di riscaldamento con termosifoni tradizionali.
“Non solo –conclude Scavella –i vantaggi dell’installazione di una pompa di calore domestica rispetto ad un impianto tradizionale ad olio combustibile o a metano sono di carattere sociale ed economico: l’energia geotermica è una fonte di energia pulita; un impianto di questo tipo dura più di 100 anni; l’energia non viene importata; si ha un risparmio fino all’ 80% dei costi di esercizio ed è possibile generare riscaldamento e raffreddamento con lo stesso impianto”.Certo, costa un po’ perché un impianto, tutto compreso, costa all’incirca sui 35-40mila euro contro i 20mila di uno normale. Ma dopo averlo installato, non si spende più una lira, pardon, un euro. E comunque, dal prossimo anno il rilascio del permesso di costruzione sarà subordinato all’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come un impianto fotovoltaico, e all’obbligo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, per una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda. Un esempio, da questo punto di vista, è la nuova struttura che sta sorgendo a Sant’Aquilina denominata “La Panoramica” che verrà costruita con pannelli fotovoltaici installati sopra il tetto e sulle pensiline dei posti auto che garantiranno, secondo i costruttori, un guadagno pari a 1200 euro l’anno per almeno vent’anni grazie alla vendita dell’energia all’Enel.
Francesco Barone