Romeo proviene dalla Costa d’Avorio, Babine dal Mali e Gloria, da poco maggiorenne, ha raggiunto la Romagna dalla Nigeria. Sono solo alcuni dei 12 ragazzi che lunedì 9 luglio hanno festeggiato nel giardino di Casa Laudato Sii, struttura diocesana nel cuore del centro storico, il conseguimento della qualifica professionale conquistata a conclusione di un iter scolastico iniziato tre anni fa grazie al progetto S.p.r.a.r. “Rimini Porto Sicuro”. Un’ occasione formativa attivata in sinergia con la Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta di Rimini e con la Scuola Alberghiera e di Ristorazione dello IAL di Riccione che ha coinvolto ragazzi provenienti dal lontano Afghanistan, dall’Albania, e dai tanti stati presenti nell’area occidentale dell’Africa.
Il Comune di Rimini ha così voluto festeggiare i giovani ragazzi assieme a tutti gli amici, gli insegnanti, gli assistenti sociali, le associazioni, le famiglie e gli operatori che in questi anni si sono impegnati attivamente per contribuire a quel processo di reale integrazione che è alla base di una comunità coesa, dialogante e produttiva.
I nuovi meccanici, cuochi ed elettricisti hanno per l’occasione ricevuto in regalo una t-shirt personalizzata con dedica ad hoc: Un passo avanti!, Promosso!, Ora sono grande!.
Applausi anche per coloro che sempre all’interno del progetto S.p.r.a.r hanno da poco conseguito il diploma della Scuola secondaria di primo grado (il più comunemente noto “diploma di terza media”).
Raccolta di consenso anche sul ricco e caleidoscopico buffet preparato dai ragazzi da poco reduci del corso di cucina e panificazione attivato all’interno di una delle strutture di accoglienza dello S.p.r.a.r. Un’esperienza gratificante che ha permesso loro di entrare in contatto con universi gastronomici sia locali che esotici rapportandosi con gusto gli uni agli altri.