ROMA (ITALPRESS) – “Sono assolutamente convinta del fatto che si sia agito bene insieme a tutto il Governo, a maggio avevamo ancora 500 morti al mondo ed eravamo stati ammoniti dal riaprire le scuole troppo presto, avrebbe causato un picco di contagi. Penso che si possa sempre fare di più, ma le tempistiche non dipendono solo da noi: decidiamo insieme al Cts”. Lo ha affermato il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, intervenuta a 24 Mattino su Radio 24. “Le decisioni sono state prese per settembre con un quadro epidemiologico variabile – ha aggiunto – Dovevamo pensare a soluzioni basate su una situazione in costante aggiornamento. Dobbiamo aggiornarci di volta in volta: abbiamo scritto le linee guida adesso, mentre in altri paesi europei per settembre non sono nemmeno arrivate”. Il ministro ha ricordato anche quale sia stato l’iter che ha portato alla decisione di riaprire a settembre: “Quando abbiamo chiuso le scuole erano i primi di marzo abbiamo creato subito una task force per fare in modo che si continuasse anche da casa. A fine aprile è nato invece il comitato tecnico del ministero dell’Istruzione. Si è cominciato a lavorare e le linee guida sono state condivise da tutti”. Secondo Azzolina, inoltre, “il plexiglass è una bufala, lo è sempre stato. Avevamo fatto una riunione privata in cui avevo comunicato che il Cts stava valutando diverse misure tra cui i divisori, qualche minuto dopo sui giornali questa che era una delle tante proposte era finita in prima pagina. Io ho subito smentito le gabbie di plexiglass e si è parlato di un mio dietrofront. Ci vorrebbe maggiore correttezza e attenzione in più. Oggi c’è chi continua a parlare di bambini in gabbie di plexiglass a settembre, le linee guida non lo riportano assolutamente. Qualcuno vuole creare confusione, occorre guardare solo i documenti ufficiali che pubblichiamo: di leggere notizie false sono stanca, sono gli italiani a perderci. Ci vorrebbe responsabilità”, ha concluso il ministro.
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